giovedì 19 dicembre 2013

26.12.2013

Ci siamo, la prima prova difficile di questa storia sta per arrivare. La prima vacanza è alle porte.
-7.
Panico.
Eccitazione.
Insonnia.
Emozione.
Tutte questa miriade di pensieri e di emozioni che mi frulla per la testa!
Abbiamo fatto tutto di fretta, cioè in realtà non era di fretta, ma non ci abbiamo pensato molto! Dopo 2 settimane eravamo già "fidanzati" senza nemmeno sapere quale fosse il nostro colore preferito, e dopo 3 mesi la prima vera vacanza insieme.
Sono felice.
Felice da fare schifo.
Sono talmente felice che a volte mi capita di pensare al passato, al percorso che ho intrapreso con Spadino e della fatica che ho fatto per sentirmi bene con me stessa e con una persona.
Mi ricapita di pensare al Nano da Giardino, ma ora lo faccio in modo differente.
La famosa felpa infilata nel fondo del cassetto ora è solo una felpa oversize.
L'emoticon con gli occhiali da sole è solo un'emoticon che non uso più.
Tutto si infila come vorrei che si infilasse.
Nel modo più semplice possibile.
Anche se forse non esiste un modo semplice. Esiste solo il modo in cui tu scegli di vedere le cose. Ogni cosa può essere semplice o difficile in base a come tu la vuoi vedere.
Per quello che ho vissuto ho SCELTO  di vedere tutto semplice.
Allo stesso modo ho scelto ME e ho scelto SPADINO quel giorno di quasi 4 mesi fa in palestra.


Santo domingo -7
+3kg

mercoledì 20 novembre 2013

Realtà

Imparare a convivere con se stessi è la prova più dura a cui un essere umano si sottoponga. 
I problemi, i sogni e i desideri che possono realizzarsi o infrangersi, il rapporto con noi stessi e con le altre persone, e le paure, sono le cose che mi spaventano di più.
Giovedì scorso io e Spadino abbiamo prenotato le nostre prime vere vacanze assieme. 12 Giorni insieme a Santo Domingo che metteranno a dura prova il nostro rapporto, ma soprattutto metteranno a dura prova noi stessi.
Ieri sera ripensavo a tutto, come ci siamo conosciuti, come le cose siano velocemente cambiate e come stiano continuando a cambiare giorno dopo giorno.
Ho ricominciato a dormire ma la notte ho gli incubi e quello di ieri sera era troppo reale. 
Ho sognato l'abbandono, l'abbandono di spadino con le solite parole: “Non me la sento”. 
Sono le stesse parole che mi sono sentita dire negli ultimi 2 anni sia dal Campione che dal Nano da Giardino. Ma forse sono le persone ad essere diverse.
Lui è diverso.
E stavolta lo dico a gran voce.
NOI SIAMO DIVERSI.

Siamo diversi insieme. 
Siamo 2 persone che mantengono la loro individualità pur camminando nella stessa direzione.
Siamo uno nella vita dell'altra senza esclusione e senza paura.
Oggi più che mai mi rendo conto che la persona che ho conosciuto è la persona che desideravo avere accanto, è quello che mi stringe quando ho una brutta giornata senza fare domande, ma semplicemente facendomi dimenticare cosa c'è fuori dal suo abbraccio, è quello che mi fa ubriacare solo perchè è sabato sera e io non esco da un po'. E' la persona che mi guarda e mi fa dimenticare l'ora e il giorno.
E' la mia quiete dopo la tempesta e il mio ordine nel caos.



Santo Domingo -36
+4,5 kg

lunedì 11 novembre 2013

A volte ritornano. Ma tu li cacci via.

I nani da giardino tornato alla riscossa e lo fanno in un modo che non mi piace.
Venerdi mattina ricevo quello che penso sia stato il messaggio che ho aspettato per mesi, tante parole messe li su un display che se fossero state per lui avrebbe scritto su fb.
Ma davvero?!?!
Davvero dici che io sono stata così speciale da meritarmi un messaggio su un social network o un messaggio su whatsApp?!?!
Davvero non merito nemmeno una chiamata?!
...E questo è solo il primo dei tanti punti.
Come si fa dopo 4 mesi di digiuno assoluto di parole mandare un messaggio per chiedere come va, che mi hai visto felice e che sei felice per me?! No davvero non lo capisco.
Ho aspettato mesi, giorni e ore che tu arrivassi e mi rapissi sulla tua Bmw e ora così?! solo perchè è passato un anno dal nostro primo incontro.
No.
Non lo accetto.
Non ora che sto bene e che la mia vita va avanti con un'altra persona.
Non ora che respiro, parlo e vivo ogni giorno con lui, Spadino.
Non te lo permetto.
Ho scritto post su post su di te, ho versato lacrime e sprecato parole ed energie per poterti stare accanto e darti l'aiuto che necessitavi, mi sono umiliata nei miei confronti e ho creduto in te e nelle tue parole.
E' troppo presto per perdonarti.
Così continuo sulla mia strada, felice e sicura del percorso che ho scelto.






Con lui al mio fianco!

martedì 5 novembre 2013

Wow

Bere mi fa male ma questo è risaputo ormai, quella di sabato è stata una giornata semplice. 
Lavoro, doccia, relax e Spadino. Quello che più mi stupisce è come io e lui a volte riusciamo ad essere seri. Non mi ricordo nemmeno come siamo arrivati sull'argomento convivenza, sono cose che si dicono e se stai bene con una persona a volte le pensi anche realmente. Così ipotizzando la possibilità di poter vivere insieme lui mi ha stupito ben 2 volte. La prima dicendo che ne sarebbe felice, e la secondo dicendo che fosse per lui lo farebbe anche domani. 
Li il panico.
Credevo che mi avrebbe proposto di aspettare qualche tempo, tipo con l'arrivo dell'anno nuovo, invece no.
In quel momento sono arrivati i miei pensieri.
Tanti.
Non pensieri negativi per l'amor del cielo, anzi, al contrario! 
Mi sono chiesta se fossi davvero pronta, se le cose non fossero troppo affrettate, se avessimo la possibilità di uscirne vivi senza scannarci a vicenda. La convivenza non è cosa da poco, vuol dire intraprendere una vita con una persona, vuol dire sentirsi pronti a lasciarsi andare completamente nelle mani dell'altro, vuol dire permettere a questa persona di prendersi cura di te. 
Questa è una cosa che mi viene bene,. 
Prendermi cura di lui lo so fare, ma ho paura di non saper fare il contrario, permettergli di prendersi cura di me. Ho ancora paura, dopo 2 mesi, di essere abbandonata. 
Siamo parecchio avanti come relazione, stiamo andando ad una buona velocità, una velocità che mi piace, stiamo entrando bene nella vita l'una dell'altro.
Quello che devo fare è smettere di fare paragoni con il passato.
Ogni storia è diversa, ogni persona è diversa e ogni sentimento è diverso. Lasciamo che il cuore faccia il suo corso e si innamori di chi è giusto innamorarsi, delle persone che ci fanno sentire bene, delle persone che vogliono prendersi cura di noi.
Lasciamoglielo fare.


+5,5 kg  

I nani da giardino non spaventano più. 
Non fanno più battere forte il cuore e soprattutto sono fuori pesantemente dalla mia vita e dalla mia relazione con Spadino.
Sono orgogliosa di me.

lunedì 28 ottobre 2013

Nulla è scontato

E' passato un po di tempo da quando ho scritto l'ultimo post, nel frattempo la mia dieta è cambiata e il peso sulla bilancia pure, mi sono ammalata e ho deciso un bel po di cose!
Partiamo dal pezzo forte: dall'ultima volta che mi sono pesata ho perso piu di un kg, segno che dovevo solo iniziare a mangiare decentemente.
Il mio corpo si è ribellato a questo, infatti tonsillite, placche, febbre e otite..un gran bel weekend in sostanza. Sono ancora sotto antibiotici ma mi sembra si essere sotto stupefacenti! Giramenti di testa e poca voglia di affrontare la giornata!
Le cose successe invece sono tante, ma la prima è aver finalmente conosciuto il papà di Spadino. Abbiamo cenato insieme domenica e questo non fa che rafforzare le mie convinzioni e la mia fiducia nei suoi confronti. Entrare a far parte della vita di una persona non è sempre scontato.
Non è scontato che chi stai frequentando decida di farti conoscere ogni singolo aspetto della sua vita, da quello bello a quello brutto.
Non è scontato amarla tanto da presentarlo ufficialmente ai tuoi amici e ai tuoi genitori.
Nulla è scontato quando ami.
Anzi tutto è un gran casino perchè non conosci le reazioni e le reali intenzioni di chi ti sta accanto.
Puoi solo fidarti e anche questo, credimi, è un gran casino!


Nel frattempo è di nuovo tempo di test match e io non vedo l'ora di rivedere tutte le mie donzelle italiane che amano il rugby tanto quanto i giocatori! Questo vuol dire Novembre! NAZIONALE!!!!!

28/10/13
Santo Domingo -60gg
+6 kg


martedì 22 ottobre 2013

-64 +7

Oggi dopo forse un anno ho preso il coraggio in mano e mi ci sono messa. Mi sono tolta le scarpe e sono salita a piedi nudi sulla bilancia.
Sapevo di essere diventata più rotonda, ma non credevo che il segno + rispetto ai soliti 65-66kg fosse così evidente.
+7
Sono tanti.
Sono troppi.
Sono il segno di un anno di dolori e cicatrici.
Sono il bagaglio che la mia vita si è trascinata cercando di rimanere a galla da sola.
Sono la mia insicurezza e la mia poca forza di volontà.
Quei 7kg in più sono il frutto di un rapporto sbagliato, di bugie e di cose dette senza pensare.
Questi 7 kg che ho addosso sono il mio passato.
Ma sono anche il mio punto di partenza.
Ho lottato con il mio corpo per anni. Per anni mi sono sentita dire da mia madre che le cose che mangiavo erano schifezze e che io sono di costituzione robusta. Per anni mi sono sentita la più grassa di tutte le mie amiche, per una vita mi sono vita sovrappeso rispetto al resto del mondo, rispetto a donne che si lamentano per quel filo di cellulite che ritrovano addosso, poi le guardi bene: pesano 50kg e sono alte 170cm, come puoi avere il coraggio di lamentarti?!
Bene.
Io sono alta 170cm, peso 73kg e non riesco a trovare un paio di pantaloni che mi piacciano e con cui riesca a vedermi bene.
La mente di una donna/ragazza/bambina è suscettibile su questo argomento, è difficile riuscire a trovare la serenità con il tuo corpo, è ancora più dura avere il coraggio per conviverci.
Quindi oggi tiro fuori le palle e inizio a lavorare prima di tutto con il mio corpo.
Voglio affrontare la prima vacanza con Spadino in forma.
Voglio che questi 7kg siano il punto di partenza per qualcosa di bello.

22/10/13      
Santo Domingo: -64gg  
 +7kg.

martedì 8 ottobre 2013

OttoDieciDuemilatredici

Stamattina mi sono alzata e ho pensato: oggi è un mese.
Quante cose si possono fare in un mese?! Si lavora per ricevere uno stipendio in un  mese (ma questo non è il mio caso, uno stipendio fisso mi annoierebbe credo!!), si decide una vacanza, si organizza una cena o si prendono appuntamenti per un tatuaggio in un mese.
La tua vita può cambiare, a volte non te ne rendi conto di quanto velocemente può passare un giorno o un ora.
Spadino riesce a cambiarmi  l'umore e la giornata. A volte ho paura che creda che con lui mi annoio perchè spesso mi addormento. La verità è che sono talmente rilassata che la mia mente vaga e sceglie il sonno per riprendersi dalle fatiche della giornata o della settimana. Con lui ho imparato che essere se stessi paga molto più che nascondersi dietro un velo di vorrei. Ho riscoperto le gioie nel fissare le persone per dipingere un immagine di loro nelle nostre menti, di modo che non possano più andarsene da li. Sto continuando a crescere, lo sto facendo guardandomi dentro e scoprendo sempre aspetti nuovi di me e di lui. Lui che si perde nei miei occhi, lui che mi guarda, mi vede, mi scopre ogni volta come se fosse la prima.
Lui che sta imparando ad amarmi.
Era tanto che non scrivevo, ma solo perchè le cose vanno nel verso che vorrei io.
Spadino è la semplicità che mi conquista ogni giorno, è l'aperitivo alcolico che fai il sabato a pranzo a Volterra, è la fiorentina con il Chianti la domenica a Siena.
Spadino è l'abbraccio che di notte ti scalda e il sudore che ti bagna alle 5 della mattina.
Spadino è il profumo di biancheria pulita che ti abbraccia, è lo sguardo di lusinga che ti spoglia.
Spadino è Alessandro.
E' fatto di un Noi e di un Insieme, parole che non pronunciavo da tempo.
E' occhi a cuore e buon umore ogni mattina.

Spadino, anzi Alessandro, è Vivere.

Vivere ogni giorno insieme come una scoperta, confrontarsi, scontrarsi e ridere insieme, nel rispetto l'uno dell'altro. Alessandro è il migliore amico, è la persona che mi ascolta, che mi legge gli occhi.
Alessandro è il mio fidanzato e abbiamo scelto quella data di un mese fa per dirlo a tutti.

venerdì 20 settembre 2013

Sentirsi così.

Non smetterò mai di scrivere questo blog.
Non smetterò mai di pormi domande e cercare risposte a queste.
Non smetterò di meravigliarmi delle cose che accadono per caso, della magia di un sorriso, dell'incanto di uno sguardo.
E' passato più di un mese da quel fatidico 16 agosto, quando i miei occhi hanno incontrato i suoi e in un mese abbiamo vissuto come alcuni vivono in un anno.
Forse troppo velocemente?! Probabilmente si e ammetto che tutto questo spaventa, ma spaventa anche quando le cose vengono quasi senza pensieri e senza preoccupazioni.
Sono entrata a far parte di una squadra che mi ha accolta a braccia aperte e mi sta apprezzando. Sono vista come la cosa più speciale che una persona possa avere tra le mani e come tale trattata, sono apprezzata per il lavoro che faccio e stimata.
Sai che in fondo non mi fa poi così tanto schifo la normalità!?!
Anzi, inizio a capire che le difficoltà possono rendere speciale un rapporto, ma allo stesso modo la semplicità lo rende unico.
Spadino è così, esattamente come lo vedi. Timido e umile, ma allo stesso tempo grande e premuroso. Si preoccupa sempre.
Quando perdi una persona cara la vita non diventa mai facile e per questo il più delle volte sei obbligato a crescere, e spesso cresci troppo in fretta, perdendoti alcune cose.
Io adoro vivere queste piccole cose con lui.
Adoro andare in centro sabato sera per l'aperitivo al Messicano e fare a gara a chi beve più uragani, essere considerata la Regina del Baffalo, svegliarmi e addormentarmi accanto a lui, guardarlo negli occhi e chiamarlo moroso/fidanzato.
...Erano anni che non lo dicevo..
Ed erano anni che non stavo così, 
semplicemente con una persona.

sabato 14 settembre 2013

ENGAGE

Stamattina nel tepore del caldo della mia felpa-pigiama mi sono svegliata e ho realizzato di essere nella mia solita metà del letto, ma molto più vicina al centro.
Non dormo mai al centro del letto, sono una che dorme con l'angolo del lenzuolo abbracciato e sulla rima laterale, come se dovessi cadere a terra da un momento all'altro.
Poi ho capito.
Per 2 notti Spadino ha dormito con me, mi ha cercato, mi ha abbracciato, mi ha baciato tutta notte. Si è agitato, mi ha svegliato e mi ha stretto la mano. Era li, non se n'è mai andato e ha me lo ha dimostrato tutta notte.
Svegliarsi al centro del letto vuol dire sentire la mancanza di qualcuno come lui la notte. Quella coperta umana che ti scalda e che non si sa per quale motivo ha una termoregolazione da Alaska, cioè 38° costantemente. Una stufa in sostanza.
Credo che nella vita tu possa incontrare tanti tipi di Amore, lui è uno di quegli Amori che ti da sicurezza, equilibrio, che ti sprona a fare sempre meglio e a cercare la soluzione migliore PER TE.
E' un Amore che matura ogni giorno e mette basi per la vita.
E' un Amore che ha fiducia, in me, nelle mie capacità e nel lavoro che faccio.
E' un Amore che ti fa sentire bene.
E' un Amore Felice.
Cosa in cui non credevo più.


lunedì 9 settembre 2013

Come un tesoro

A volte lasciare andare vuol dire trovare qualcosa di meglio, trovare il top della gamma.
E io l'ho trovato.
Ho smesso di fare paragoni ieri sera, nel momento in cui l'ho guardato negli occhi e ho capito che nulla valeva più di un suo sguardo, uno di quelli che ti dicono il mondo, ti raccontano di vallate incantate e di amori lontani.
Uno sguardo che ho rivisto stamattina quando mi sono svegliata, perchè lui era lì, accanto a me. Con il suo corpo e le sue mani, con i suoi abbracci e le sue carezze.
Stamattina mi ha svegliato così, come una principessa, come il tesoro più prezioso che gli sia mai capitato tra le mani. E' questo che stamattina mi ha fatto provare, ed è questo che vedo dentro di me ogni volta che lo guardo.
Un tesoro che sono riuscita a trovare per puro caso, dopo aver attraversato vallate oscure e costruito muri alti centinaia di metri attorno a me.
E ora non ho intenzione di lasciarlo andare.
Lasciare andare il Nano da Giardino mi ha fatto capire ciò che voglio veramente. Voglio forza d'animo e sincerità, le parole vuote mi hanno frantumato i coglioni, quindi voglio leggerezza.

Voglio me stessa e la serenità che ha saputo darmi Spadino.
Lui che di normale ha tutto ma allo stesso tempo nulla!

mercoledì 4 settembre 2013

Nel cassetto

Siamo esseri umani e troppo spesso siamo materiali, ci leghiamo a oggetti, a cose, e parole. Facciamo fatica a legarci ai fatti e questo ci rende deboli.
Io sono legata ad una felpa.
Una stupida felpa grigia. Una felpa che non posso più indossare per il mio bene, per la mia sanità mentale, per avere la forza di tenere quel sottile equilibrio che mi sono costruita.
In questi giorni sono successe tante cose e tanti pensieri stanno affollando la mia testa.
Sono ancora incredula, non credevo che la normalità fosse tanto rassicurante e perfetta. Sono sempre stata in cerca della difficoltà, del caso umano, forse per cercare di affermare la mia forza interiore quando in realtà la normalità era l'unica soluzione. Non capiamoci male, anche dalla difficoltà si può tirare fuori normalità, ma sicuramente la strada è molto più difficile e ci vuole una forza d'animo esagerata, cosa che non è facile da trovare i un uomo.
Spadino è un ragazzo semplice, che viene da un amore incondizionato per il rugby e che sa perdersi e
guardare nell'animo di una persona.
Sa amare e  farsi amare.
Sa capire e aspettare.
Sa ascoltare.
Sarebbe l'uomo perfetto se non fosse che io sono bloccata mentalmente, e mi odio per questo perchè vorrei dargli ciò che merita. Sono terrorizzata dal fattore abbandono, sono terrorizzata dal fargli scoprire parti di me che potrebbero farlo scappare, sono paralizzata davanti al suo sorriso. E' incredibile come tutto questo stia accadendo a me. Io che una volta riuscivo a lasciarmi andare senza problemi e a fidarmi subito delle persone, ora a stento riesco a credere alle parole che mi dice.
Quello che so è che mi perdo nei suoi occhi, lo guardo vivere e mi stupisco del fatto che uno come lui esca con me, di come sia potuto accadere. E' tutto così incredibile e terrificante allo stesso momento.
Voglio essere felice stavolta.
Ho preso la felpa, l'ho piegata e l'ho messa sul fondo di un cassetto, dove è giusto che i ricordi e le delusioni stiano.
Lontano dal cuore.

sabato 31 agosto 2013

Troppi forse

Quando le tue paure si manifestano sotto forma di lacrime è la fine, soprattutto quando succede davanti ai suoi occhi. Hanno preso il sopravvento su di me, nella speranza di fargli capire quanto sia difficile ricostruirmi ogni volta, dopo aver avuto il cuore spezzato.
Sono crollata sotto le lacrime di una bambina che è stanca di soffrire.
Non volevo.
Non volevo lui vedesse la mia vulnerabilità e nemmeno quanto sono stata male in passato.
Voglio che non mi credesse magnifica e perfetta perchè ovviamente ne sono ben lontana.
Volevo solo che mi guardasse.
E così ha fatto.
Ha guardato dentro i miei occhi e ha fatto si che il tempo scivolasse via come il vento caldo in inverno, ha fatto scivolare i suoi occhi dentro ai miei e poi le sue mani sul mio viso baciandomi la fronte.
In quel momento, in quel preciso istante ho capito che stavolta la sindrome dell'infermierina ce l'ha lui. Sono le donne che normalmente si prendono a cuore situazioni disperate e cercano di migliorare la qualità di vita dell'uomo. Stavolta è lui che ha intenzione di farlo con me.
Vuole prendersi cura di me.
E io sono talmente impaurita e spaventata che non riesco a permetterglielo. Non riesco a far crollare quei muri dentro al mio cuore. Non riesco ad abbattere quelle fottute colonne di marmo di Carrara erette davanti a me per evitare di sentirmi dire un altro mare di cazzate.
Mi scoppia tutto, il cuore, la testa, le mani.
La troppa razionalità prende troppo il sopravvento sul mio cuore, e non è mai successo.
La Sua normalità prende il sopravvento su ogni mia situazione difficile vissuta in passato.
Forse è vero. Forse le persone normali esistono. Forse sono solo stata una stupida in passato.
Forse ci sono ancora troppi forse in questi post.

mercoledì 28 agosto 2013

Spadino 2.0

Lunedi mattina sveglia presto.
Doccia, colazione e poi ci si trova al bar. Sono in anticipo ma Spadino più di me. E' incredibile questo ragazzo, sembra quasi che abbia realmente voglia di passare del tempo con me!
Colazione numero 2, telefono con meteo alla mano e poi si decide.
Mare.
Trasferiamo le borse e poi diritti vero l'autostrada!
Il tempo passa velocemente, la strada l'abbiamo persino sbagliata ma riusciamo a ridere e ad arrivare a Lido di Classe in tempo per prenderci il sole del pranzo.
Ogni cosa si incastra.
Sono realista, troppo per i miei gusti e ho paura di perdermi qualcosa, di non vedere la bellezza del viaggio, poi la sua mano trova la mia e la mia mente si scioglie.
Forse è meglio non raccontare come ci siamo conosciuti, verrei scambiata per una molestatrice, però si, sono stata io e quando l'ho visto ho capito che c'era qualcosa, qualcosa di bello. Forse sono stata attratta dai suoi occhi, o da quelle bellissime fossette che gli si formano quando sorride di gusto. Non so cosa sia esattamente, ma mi ha colpito.
Non credevo esistessero ancora ragazzi che ti aprono la porta per entrare in un ristorante, o che si preoccupano di stringerti più forte quando un tipo dall'aria losca ti passa accanto.
Gli puoi leggere le cose in faccia, i suoi occhi ti raccontano tutto e le sue fossette ti dicono quando è realmente felice.
Sta iniziando a piacermi.
Ho paura, sono realmente spaventata di non riuscire ad affrontare le cose nella maniera migliore. Sono terrorizzata dal fatto che potrei rimanere scottata e nuovamente sola, sono consapevole del fatto che non ne varrebbe la pena di lasciar stare, ormai siamo ballo e allora balliamo.
Ma se fossi io a rovinare tutto?!
Ma se fossi io ad attaccarmi troppo e a gestire male le cose?!
E se fosse tutto esattamente come l'ultima volta?! "Non ti lascerò" e invece l'ha fatto.
Non sto pensando a Nani da Giardino o a Campioni. Sto pensando a me e a quanto farebbe male crollare di nuovo. Ogni volta ho la sensazione di rimetterci sempre più tempo a rialzarmi, che ogni volta sia sempre più dura, più faticosa.
Non ho voglia di soffrire di nuovo, e non ho voglia di sentirmi dire "Non lo farò" perchè sappiamo perfettamente che succederà.
E' solo questione di tempo.

domenica 25 agosto 2013

Spadino

Ero convinta che toccare la tetta della statua di Giulietta a Verona non avrebbe inciso su quella che è la la mia vita sentimentale, finchè non ho incontrato Spadino.
In realtà non ci siamo conosciuti, l'ho visto e ha avuto un colpo di fulmine. Ho indagato e ho scoperto nome e cognome, l'ho cercato su Facebook ed eccoci qui.
Quel giorno non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, non capivo cosa avesse che mi attirava tanto (oltre ovviamente alle gambe da rugbista!!)
Ora capisco un po meglio cosa mi ha attirato tanto di lui, la sua semplicità. E' un bel ragazzo, muscoloso e con un sorriso che riuscirebbe a stendere chiunque. Quando lo guardi in faccia riesci sempre a capire cosa pensa anche se non te lo dice. Siamo usciti 2 volte, domani ci vedremo per il terzo appuntamento, volevamo andare al mare visto che sono gli ultimi giorni di ferie ma il tempo non riuscirà ad essere clemente con noi e così ripiegheremo su un a città d'arte.
Ammetto di non essere ancora presa, non è scattato qualcosa che mi possa dire sono pazza di lui, ma capisco anche che ormai non esistono più quelle mazzate in testa istantanee. Bisogna capire se uno come lui può adattarsi o meno alla mia vita, alle mie amiche, ai miei amici e a me. Bisogna capire se un domani avremmo occasione per costruire qualcosa insieme o se per quanto riguarda me quello che provo ora è solo bisogno e voglia di avere una persona accanto.
La cosa che mi rende felice è che non sono un segreto.
Per la prima volta dopo anni ho incontrato una persona che non ha voglia di tenermi nascosta, anzi, ha voglia di dirlo, di esporsi a costo di sembrare affrettato.
Spadino..
Perchè poi a i miei amici sarà venuto in mente di chiamarlo come il nipote di Fonzie.. Mah..
Però dai, non mi dispiace come nomignolo. Giusto per prendermi il gioco di lui un po!
Mi piace.
Realmente.
Ma ho una paura fottuta.



giovedì 22 agosto 2013

Il primo appuntamento

I primi appuntamenti sono sempre il vaso di pandora dei sentimenti.
Scoperchi il vaso quando manca un'ora, le farfalle nello stomaco iniziano a girare e a dimenarsi e tu non capisci se sia fame o tensione, e quella marea di interrogativi che ti investe come un fiume in piena.
...E se non sarò all'altezza?
...E se non mi piacerà davvero?
..E se mi piacesse troppo?
Non voglio dire nulla stavolta, nulla che possa compromettere qualcosa che non c'è.
Dico solo che ho conosciuto una persona e che stasera avrò il piacere di parlare faccia a faccia con lui.
Ma soprattutto dico che era ora. Era ora che uscissi da quel guscio fatto di "magari" e di forse detti da altri.
E per questo devo ringraziare una delle mie fatine, quella che l'altro giorno mi ha fato ridere dicendomi che il suo cane ha trovato un nano da giardino da usare per marcare il territorio, ma siccome la padrona non gradiva il ricordo del cane, lo ha rivestito di carta trasparente!
Questo pensiero mi ha fatto ridere e mi ha fatto capire che le persone che ti abbandonano e che ti feriscono non meritano il tuo dolore, non meritano un tuo sentimento, non meritano te, ma meritano solo la tua felicità.
La felicità nelle piccole cose senza di loro.

"...Mi sono rotto delle scuse, sono stanco dei tuoi guai. Hai detto che non vuoi più camminare accanto a me..
...Dipingo la noia, rivesto la stanza di quello che d'ora in poi sarò. Non mi fermerai, nè adesso nè mai perchè troppe volte ho scelto te.
...Grazie per avermi fatto male, non lo dimenticherò.
Grazie io riparto."


venerdì 16 agosto 2013

Cambio rotta

Buongiorno mondo.
Arrivi imprevisti mi fanno tornare al passato, la mia disgraziata/amata dominicana Janely, che con il suo modo tranquillo disturba e scombussola il mio mondo.
L'arrivo di Cecilia, la bimba del campione. E questo arrivo sconvolge la mia piccola quiete mattutina.
Pensieri sbagliati e contraddittori che vagano per la mia mente.
O come li definirebbe il campione, giusto per citarne uno, SEGHE MENTALI.
Ieri ho passato un ferragosto alternativo.
Scarponi ai piedi, panini e bandana per boschi e sentieri della mia infanzia, con amici che della mia infanzia conoscono veramente poco, ma non è importante perchè sono Amici.
Questo mi ha fatto riflettere su tante cose, ma ha anche portato tanta pace interiore dentro di me, la pace che solo una vista del genere può dare, e la stessa pace che ti conferisce una cascata che scorre tra i boschi con 18° il 15 Agosto..
Mi mancava la montagna, mi mancava il camminare e stancarmi fino a non riuscire più a parlare, mi mancava il mirtillino fatto in casa nel rifugio e il sole  che ti brucia la fronte quando esci dal bosco, dove fino a 3 secondi prima gelavi per il freddo. Mi mancavano le vertiggini dovute ai sentieri stretti e sulla costa della montagna, mi mancava il dolore ai piedi mentre scendevo e la voglia di non ripartire più. Mi mancava la montagna e quel senso di appartenenza che mi da ogni volta che ne vengo via.
Mi mancava tutto, tanto che lunedì ritornerò.
E quello che mi aspetta sarà da lasciarmi senza parole lo so!
Questi sono quelli che definisco pensieri belli..
I pensieri brutti sono altri..
Penso che forse ho sbagliato tutto, o come molto spesso mi capita di fare penso ad una parola: PERCHE'?
Perchè le persone ti lasciano, perchè spariscono senza un motivo? O più semplicemente perchè riappaiono?! Per la mancanza di qualcosa?! Per una indecisione? Una debolezza?! O forse perchè ne hanno bisogno?
Mi chiedo perchè io continui ad ostinarmi su persone che non riescono a tenere fede alle loro parole? Perchè sono così ostinata da permettere ai miei sbagli di seguirmi anche in mezzo ad un bosco?
Forse tutto quello che ho sempre cercato di fare per gli altri non è mai arrivato, o forse non ho fatto a sufficienza, o peggio ancora non sono stata capita.
Questa è la risposta che più mi fa rabbrividire.
Però c'è che io sono stanca. Stanca dell'amore, stanca dei nani da giardino, stanca dei fidanzatini del passato. Sono stanca di non essere compresa e di riceve parole vuote.
Sono stanca, furiosa e acida.
Mi dispiace per chi dovrà aver a che fare con me.
Mi dispiace per chi si è rimangiato le parole, perchè da me non avrà più nulla.


L'odio è un sentimento troppo grande.

martedì 6 agosto 2013

Promesse

Correre alcune volte mi fa male.
Riporta alla luce ciò che fino a qualche momento prima era rimasto sepolto sotto km di polvere.
Riporta alla luce gli affetti, quelli veri.
Riporta alla luce i Nani da Giardino.
Così domenica ho fatto quello che mi ero imposta di non fare più.
L'ho chiamato.
E su di lui ho riversato tutto. Le mie paure, le mie insicurezze e la mia solitudine, la mancanza di lui nella mia quotidianità ma soprattutto la mancanza del mio migliore amico.
Ora quello che so è che non voglio "Mi dispiace non poter essere..", non voglio speranze e porte socchiuse. Ora voglio porte spalancate o porte sbarrate. Voglio chiarezza e semplicità, che non vuol dire situazioni semplici. Semplicità vuol dire per me Amiamoci, se avrò dei problemi tu li affronterai al mio fianco e io farò lo stesso per te, perchè ci Amiamo.
E' semplice come concetto?! Direi di si.
Ma so che qualcuno avrebbe da obiettare, quindi esaminiamo un attimo i voti nuziali cristiani.
Io sono credente ma non praticante e so che quando mi sposerò (se mai un giorno dovesse succedere!) so che non lo farò in chiesa, ma quello che la cristianità definisce Amore è piuttosto chiaro:
IN SALUTE E IN MALATTIA, NELLA BUONA E NELLA CATTIVA SORTE.
Sono promesse, le promesse che 2 persone si fanno quando decidono di stare insieme.
Sono le promesse che una coppia si onora a rispettare.
Sono le parole che contraddistinguono un'unione.
Sono un matrimonio.
E' questo quello che intendevo quando parlavo di matrimonio, volevo dire
"Accetta il mio Amore in qualunque momento della tua vita, accetta di avermi al tuo fianco quando le cose non andranno bene, accetta che io possa fare da spalla ai tuoi problemi. Accetta me."
Ma questo vuol dire anche fidati di me, fidati della persona che hai vicino, fidati del fatto che non ti abbandonerà e non ti tradirà. Fidati del fatto che non ti mancherà di rispetto e fidati del fatto che non avrà occhi che per te.
La fiducia non è una cosa semplice.
Non tutti riescono a dare fiducia come di da un cioccolatino.
Tanti credono di aver fiducia, ma aspettano solo un pretesto per andarsene, perchè in realtà non hanno fiducia nella promessa d'Amore.

Grazie a quella chiamata lunedì ho rotto il muro dei 4 km.



domenica 4 agosto 2013

Forse

Dopo un settimana ho ripreso a correre.
3,570 km.
Pensieri infiniti.
Quasi mi spaventa correre. Più che altro perchè la mia mente si libera, si annoia e inizia a pensare alle cose che mi mancano. Così penso a tutto quello a cui non dovrei pensare, ma proprio a tutto.
Ieri sera cena in montagna e tra il fresco e la compagna di avventure nuova ho pensato e parlato tanto, e oggi invece mi sento un po fatalista.
Forse in fondo le persone che crediamo così fondamentali nella nostra vita lo sono, e forse quello che abbiamo vissuto, se veramente reale e forte è qualcosa destinato ad essere. Forse non esiste Amore che non possa essere vissuto e forse l'Amore eterno esiste.
Ci sono troppi forse ma ammetto che oggi è uno di quei giorni dove metto in discussione tutto, da quello che mangio fino all'ora in cui mi alzo dal letto.
Oggi è uno di quei giorni in cui la barba mi manca.
Le uniche vie di fuga/svago a questi pensieri ricorrenti me le regalano i romanzi erotici che mi sono intrippata a leggere, direi per il semplice fatto che siccome non ho una vita da quel punto di vista, l'unico modo che mi rimane è viverla tramite le parole di altri scrittori.
E' un'estate di riflessioni e di scoperte.
Ho scoperto una nuova Amica e credo che in un qualche modo sia stato il destino ad unirci, dai come potrebbe essere che il caso metta insieme 2 con lo stesso nome, nate nello stesso anno, amanti di qualsiasi cosa si possa definire sport, della montagna e del buon cibo. Strano ma vero.
Ho scoperto una persona che mi incuriosisce e che mi sta mettendo alla prova. Mette alla prova la mia pazienza e la mia volontà, senza saperlo mette alla prova me stessa in ogni modo.
E questo mi piace.
Molto.


Si, sono acida.

28/11/2012    h 01:47
"...Non voglio sbagliare con te..."

lunedì 29 luglio 2013

A te

La verità è che non dovevo lavorare, ma semplicemente non avevo la forza di dirti arrivederci di nuovo. Così ho mentito.
Non avevo la forza di stringerti e di svuotarmi ancora. So già come sarà senza di te.
Sai, piccola Winx, tu sarai sempre parte di me, parte delle mie giornate, parte del mio essere ma vivere in questo modo è dura e tante volte l'unico modo che mi rimane per evitare di soffrire è far finta che tutto questo non sia reale. Far finta che tu non sia dall'altra parte del mondo ed evitare di sentirsi sola anche se so che non è così.
Forse è anche questo il motivo per cui ho chiesto il trasferimento. Non sarebbe male cambiare aria per un po, smettere di pensare al passato che non è più parte di me e guardare oltre. Guardare lontano da qui.
Guardare a Roma.
Vorrei ricevere quel fottuto si, partire per quella città che mi ha fatto sognare ma che ha pure dato un taglio a tutto quello che mi sorreggeva in quel momento. Credo di non aver mai sofferto come quella volta, quando credevo che non avrei più avuto nulla, e quanto è stato difficoltoso mostrare quella maschera da "Va tutto bene" alle persone che mi circondavano.
Invece tu, con il tuo carattere sai esattamente come evitare tutto questo. Semplicemente fai in modo di non dare nulla alle persone che provano ad avvicinarsi a te, così facendo è tutto meno complicato e il dolore non si soffre più.
Mi mancherai.
Mi manchi.







Ps: auguri ad una delle persone più importanti della mia vita. Auguri per i tuoi 31 anni ciccino!





martedì 23 luglio 2013

Io ti voglio -Irene Cao-

E li come sempre, davanti a tutti, mi appare la verità.
Il cuore sovrasta il cervello.
Come nelle migliori delle favole.
Se non fosse che io sono sola e il mio principe azzurro manco mi ha cagato.

Si ok, la verità è sempre quella: devo smettere di farmi delle seghe mentali. Ma sono una donna, e come tale ce l'ho nel Dna. E' come chiedere a un giocatore d'azzardo di non scommettere, come puoi?!

Ieri sera ho bevuto letteralmente l'ultimo libro della trilogia di Irene Cao.
La storia di una ragazza divisa tra il suo cuore e il suo cervello.
Ci sono fin troppo dentro. Tutto è troppo uguale. Le spalle larghe, quel tatuaggio, la barba, il modo in cui gli sguardi si intrecciano e il mondo sparisce.

Le cose non vanno mai come credi, e soprattutto per quanto tu possa o voglia che una persona si fidi di te non sempre accade.
Io sono una gran testona e quando decido una cosa riesco sempre in un qualche modo a raggiungerla. Quando gli ho detto che ci sarei stata, che sarei stata li in qualunque momento lui ne avesse bisogno, io c'ero. Ma non mi ha creduto.
Arriva un momento nella vita delle persone, in cui devi lasciare andare, devi decidere cosa è meglio per te, le persone da tenerti accanto e quelle da lasciare libere. Quello che più mi da fastidio invece sono le cose lasciate a metà. Quelle che non sono né carne né pesce, quelle irrisolte o quelle incompiute. Quelle sono le cose che odio, del tipo mi manchi ma non possiamo stare insieme perchè sono contraddizioni, sono 2 facce di 2 medaglie diverse, 2 facce che non possono convivere.

Oggi sono rinchiusa qui, isolata dal mondo causa TimCup, in balia di auto che arrivano e sfrecciano davanti alla finestra dell'ufficio. Impossibile uscire a causa del caldo che ti travolge e ti stravolge.
Ieri sono andata a correre, ho abbattuto il muro dei 3 km, la pancetta comincia a diminuire, le spalle iniziano a non fare più male e le gambe non soffrono più come i primi tempi.
La mente si svuota e non è più debole come prima, riesce a collegarsi bene alle gambe e le gambe rispondono alla domanda.

Ora devo solo collegare il cuore.
Questa è la parte difficile.

martedì 16 luglio 2013

Bagno Mojito (..e abbiamo detto tutto!)


Questo bel weekend è finito, purtroppo.
Le mie fatine sono sempre favolose. Credo che il motivo per il quale mi trovo così bene con loro è che in fin dei conti siamo tutte diverse e allo stesso tempo complementari.
Quante cose sono successe.
Quante persone incontrate.
Sabato sera ho esagerato, quelle 3 bottiglie di sex on the beach e i 2 litri di vino sono stati abbastanza per il mio fegato che non ricordava una sbronza così da almeno un anno. 
Poi il sole, il mare e quel nuovo libro. Divorato. Se a qualcuno interessa si chiama "Io ti guardo", il primo di una trilogia, storia di passione e di amore che rompe ogni schema.
Così la mia mente corre indietro. Lo fa oggi perchè nei giorni precedenti era troppo annebbiata per farlo.

Mi manca.
Si cazzo, quel dannatissimo Nano Da Giardino mi manca.
Mi manca l'amico che mi chiedeva come va, il confidente che sapeva ogni dettaglio dei miei pensieri, mi mancano quegli abbracci che sciolgono il mondo, capaci di farmi dimenticare ogni problema. Mi mancano quei baci con il sapore di menta, quella passione che non ho mai visto prima negli occhi di un uomo, quell'espressione serena quando era stretto tra le mie braccia.
So che in realtà mi manca quello che rappresentava per me, non lo conoscevo realmente, non so come sia vivere con lui alla luce del sole perchè in un qualche modo ho sempre vissuto sotto un velo nero, non ho mai avuto la possibilità di guardarlo nel suo mondo.
Questo non vuol dire che non rifarei da capo tutto o che se le cose dovessero cambiare io non sarei pronta ad imbarcarmi in qualcosa con lui. 

Ma nonostante sia comparsa una strana figura maschile nella mia vita ora, voglio stare attenta. Non voglio illudermi solo perchè mi sento sola o perchè mi manca lui. Sono spaventata, tanto, anzi a dire il vero sono terrorizzata e a volte mi convinco che dovrei smettere, ci si fa meno male a conoscere persone e a cercare un rapporto di coppia.
Ma allo stesso tempo ho voglia di conoscerlo, di sapere, di vedere se funziona. Non voglio sbagliare e imbarcarmi troppo in fretta in qualcosa solo perchè tra poco rimarrò di nuovo sola. Già, 2 settimane e la mia dolcezza se ne ritorna in Australia. Non voglio, non sono pronta, non ce la faccio. L'estate è ancora lunga e ho più di un mese prima di ributtarmi a capofitto nel lavoro e non so cosa farò in questo mese. Forse continuerò a vedere Fabio o forse no, forse svanirà tutto esattamente come è iniziato anni fa. Si perchè lui è il mio fidanzatino dell'asilo, e da allora di strada ne ha fatta! E' sempre rimasto quel magnetico ragazzo con quel sorriso da togliere il fiato, solo che ora  ha la barba e 2 belle spalle larghe rubate al lavoro che fa.

Non so, in questo momento ho un grosso punto interrogativo in fronte.

I miei ricci ricompaiono alla radice e il progetto "Corri per dimenticare" sta prendendo vita. 3 volte a settimana minimo corro. Musica a bomba nelle orecchie e lascio che i miei muscoli diventino dolenti. Cerco di superarmi ogni volta, di migliorarmi, di cercare una risposta nel mio corpo, e la sto trovando. 

Obbiettivo: 3 km senza camminare.



sabato 13 luglio 2013

RebeWinx!!

Oggi è il tuo giorno piccola Winx, oggi compi 30 anni!
30 dei tuoi stupendi anni, e noi lo sai cosa facciamo??
Ti rapiamo!!
Ti portiamo dove i pensieri svaniscono, dove i problemi diventano finti, dove i 30 si trasformano in 22.
Ti portiamo al mare!
Ti portiamo a ballare!
Ti portiamo via con noi!
E lo facciamo perchè per le amiche non esistono limiti, non esistono confini, non esistono barriere.
Per le amiche si fa questo ed altro.
E tu piccola winx, sei un' Amica. Con la A grande!!

domenica 7 luglio 2013

Tutti i miei ricci

Palestra.
Lezione di aquagym.
Le tue clienti che come ogni volta si esaltano.
Doccia.
E li dal nulla tornano fuori.

I miei capelli ricci..


Quell'ammasso di ricci che cresce senza una fine sulla mia testa, quel groviglio di capelli che definisce e in realtà ha sempre definito me. Si torna un po alle origini. Si smettono i capelli corti e lisci. Davvero credevate fossero miei?! Era una parrucca!!!! O forse una maschera?! Era qualcosa che però non ero io. 
Ritorno ad avere la mia massa di nodi, difficili da gestire, ma che si identificano perfettamente con me e con la mia personalità. 
Ho scoperto piacevolmente che io mi noto. Non sono una di quelle anonime che spariscono. Non voglio esserlo.
Voglio essere una di quelle che rimane, che lascia un segno, una traccia nella tua vita. Io entro nella vita delle persone per restare, non scappo mai, non sono mai scappata. Non lo farò mai. Nemmeno dalla tua di vita.
Odio le persone che scappano, che non hanno il coraggio di osare, perchè prima o poi si ritroveranno a che fare con i loro rimpianti, i rimpianti di una vita che non hanno il coraggio di vivere. 
Così, si sono limitati ad esistere.
Chiariamoci, per vivere io non intendo strafare, ma semplicemente vivere ogni cosa fino in fondo, con ogni
parte di noi, con tutto il cuore e l'energia possibile.
Costruire un castello di sabbia è facile, ma non tutti sanno che ci vuole pazienza, costanza e tanto cuore per costruirlo resistente. 
Questo si può girare a tutte le cose della nostra vita.

lunedì 1 luglio 2013

Ritenta, sarai più fortunato

NDG: "Dove sei?"
IO: "A casa."
NDG: "Mi apri allora?!"


Ecco. Cosi ritorna prepotentemente nella mia vita, senza invito, senza domanda, senza preavviso.
Lo fa e basta. E questo lo odio. Ma allo stesso tempo non posso rimanere indifferente ad un gesto del genere.
In questo momento sono turbata ma sulle mie gambe. So cosa voglio e lentamente ho capito che io voglio, mentre il Nano Da Giardino ancora non sa nemmeno dove si trova la sua testa in questo istante.
Ascolto i Red Hot Chilli Peppers e penso.
Sono appena uscita con il cane, ore 23.06. C'è una quiete strana in giro in questo momento, si sentono voci di qualcuno in lontananza e le macchine si fanno più rade nel passare.
Io mi ritrovo qui a scrivere di una storia che non è nemmeno stata una storia, ma una "frequentazione".
Io non chiamo frequentazione una persona a cui ho detto "Ti Amo".
Io la definisco storia.
Sono qui a mettere nero su bianco l'importanza di questa persona su pagine e pagine di blog, talmente importante che l'ho guardato negli occhi e gli ho chiesto di sposarmi.
Ma la realtà è che io non conosco questa persona. Non so nulla di lui ne della sua vita perchè a parte quello che mi ha raccontato, non ho avuto modo di entrarvici.
Ora mi chiedo se potrò mai più fidarmi di lui.


martedì 25 giugno 2013

Basta

2 settimane dall'ultima volta che ho scritto.
Ora sono in ufficio e riordino le idee. 1 settimana di degenero ad Eurocamp a Cesenatico e qualche giorno per gustarmi lei, la mia bestia, tornata tra le mie braccia.
Sono successe un paio di cose in questi giorni, la più importante è l'uscita da parte mia del Nano da Giardino dal mio orto. Ho preso il coraggio e l'ho cancellato. Ammetto che ci penso ancora, sarei un robot se non lo facessi. Ma ho una dignità e soprattutto ho amor proprio. Non posso passare la vita appresso ad una persona che parla e non riesce ad essere coerente con se stesso e con i suoi sentimenti.
Voglio accanto a me una persona che pensi le stesse cose che poi fa, o che faccia le stesse cose che dice. Che non cambi idea nel giro di un mese e che abbia voglia di mettersi in gioco con me.
Voglio vivere una persona e non vederla vivere qualcos' altro.
Credo che lui alla fine non sia mai stato pienamente convinto della sua scelta, che in un qualche modo cerchi ancora di salvare il salvabile, ma quando qualcosa si rompe, per quanto tu possa essere bravo nel reincollare i cocci tra di loro, non sarà mai perfettamente come prima, sarà sempre imperfetta e incrinata.
Si ok, nessuno è perfetto, e ogni esperienza è imperfetta nella sua perfezione. Ma dobbiamo capire quando è il momento di dire basta.
Ora è il mio.
Basta.
Per l'amore che ho per me dico basta ai tentativi di tenerti nella mia vita, perchè bisogna essere in 2 per fare una cosa, bisogna che tu lo voglia, e se tu non vuoi rimanere nella mia vita è inutile che io stia ad umiliarmi cosi.
Ciao Nano da Giardino.
Ciao alle tue foto, ai tuoi bigliettini, ai tuoi sorrisi e ai tuoi baci. Ciao alla mia felicità perchè era solo momentanea e non duratura.

martedì 11 giugno 2013

Come 3 anni fa.


Avevo iniziato a credere che tutto potesse andare meglio.
Avevo ricominciato a sperare.
Avevo cominciato un cazzo.
Perchè ora è di nuovo tutto a puttane.
Ogni volta. Ogni fottutissima volta che mi rialzo, che la testa si regge da sola sopra il mio collo, succede qualcosa e inevitabilmente mi prende alla sprovvista.
Lo sai come si sta quando tutto ti crolla addosso? Quando credi che finalmente la luce alla fine del tunnel può essere reale e non solo un bagliore causato dal dolore?
Lo sai come ci si sente ad affrontare tutto questo da soli?
Per l'ennesima volta, da soli?! O meglio. 
Da       S O L A.
Te lo dico io. Si sta che vorresti mandare a fare in culo tutti e tutto. Perchè non ti meriti nulla di quello che ti sta succedendo. 
Ah già, voi non lo sapete. Il solito esame che ogni anno rifaccio per controllare il mio stato di salute è positivo. 
Dovranno operarmi. Di nuovo. 
Di nuovo controlli, anestesie, esami del sangue, pre-operatori, letti d'ospedale.

Sono stanca.
Vuota.

venerdì 7 giugno 2013

IO e TE


Certe cose non le puoi spiegare.
Non puoi cercare le parole per descrivere come si colma il tuo cuore quando ad aprirti la porta è lei, la tua metà, la tua spalla, la tua amica, la persona che ha avuto il coraggio di infilarmi le mani in bocca e avvitarmi la pallina del piercing quando mi hanno operato. Lei, quella che è stata via 9 mesi e ora è qui, e ogni istante che non passo con lei è tempo sprecato.
Lei che è capace di cambiare le mie emozioni e farmi reagire, lei che è capace di farmi sognare.


Quando l'ho conosciuta mi sembrava una persona normale, ora mi rendo conto che è capace di grandi cose con me.
Lei è il mio Nano da Giardino al femminile.
E' la persona che seguirei in capo al mondo, quella che aspetterei se solo me lo chiedesse.
Lei è quella persona così differente da me che quasi amo.

lunedì 3 giugno 2013

Queste giornate

Mia nonna ha 86 anni.
E so che presto mi lascerà.
Mi lascerà con un grande vuoto e tanti meravigliosi ricordi.
Come hanno sempre fatto tutti.
Mi lascerà per un male che oltre a chiamarsi senilità, si chiama tumore all'utero.
Mi lascerà con lo stesso male che ho avuto io.
Il mio umore ultimamente è come la sua memoria. Ho giorni positivi e giorni negativi.
I giorni positivi consistono nel sorridere a qualsiasi cosa, non aspettarsi nulla e star bene anche da sola.
I giorni negativi consistono nell'essere pervasa da malinconia per qualcosa che non c'è, o che non c'è più.
Siamo tutti molto bravi a descrivere le sensazioni negative, si perde molto tempo a stare male, ma chissà perchè per le giornate positive esistono sempre poche parole. Forse perchè diventano quasi superflue, inutili.
Quanto tempo perdiamo a pensare a noi e alla nostra felicità, e quanto tempo invece dedichiamo alla felicità degli altri o a giudicare la felicità che ci manca?!
Io ho scelto di dedicare la mia vita alla felicità e al benessere altrui, e mi rendo conto ogni giorno sempre di più che non so ancora prendermi cura di me stessa.
Io voglio farlo. Voglio essere felice e troppo spesso mi rendo conto che la mia felicità dipende da qualcun altro.
Mi rendo contro che perdo troppo tempo a guardare l'erba del vicino piuttosto che coltivare la mia, che le cose da sistemare sono tante, che il tempo è poco e che le persone ci lasciano. E quando lo fanno il vuoto che rimane è sempre più difficile da colmare.

Quindi se alla domanda "come va?" io ti rispondo "bene", non mi credere.


lunedì 27 maggio 2013

Oggi.


Oggi è uno di quei giorni dove l’unica cosa che riesco a fare è mettere tutto in discussione.
Tutto.
Scelte lavorative, scelte affettive, scelte di ogni genere.
Persino vestirsi stamattina è stata uno grossa impresa.
Domani sarà una giornata piena, soprattutto perché mi aspetta un esame importante, quello che anni fa mi ha messo davanti a tanti dubbi e tanti sensi di colpa. Lo stesso esame che ha scoperto quel piccolo pre-tumore e che ha sconvolto un po la mia esistenza.
Ho un po timore anche se so che è tutto a posto dato l’ultimo controllo e il fatto che sono stata attenta.
O forse sono semplicemente più consapevole e più matura di 3 anni fa.
La vita può veramente cambiare in un secondo. Un attimo prima sei felice e affronti un esame come se niente fosse, l’attimo dopo ti ritrovi con un nodo in gola e tanta paura, un intervento di 4 ore e un’emorragia post operatoria non semplice.
Tutto quello che è venuto dopo non è stato semplice, il mio rapporto con la persona che avevo accanto non lo era di certo, e più cercavo di spiegargli il mio punto di vista più mi sentivo insultata a mortificata.
Oggi va così, oggi penso a quanto sono stata fortunata quella volta e che a volte devi solo sorridere.
Perché è l’unica cosa che ti rimane.

Oggi è anche un grazie a quelle persone che mi stanno accanto e mi leggono.
A Marco e a Gigio che non si perdono un post, a Gianlu che so che si tiene informato.
Alle mie fatine Winx e a quando riabbraccerò la mia metà di ritorno dall’Australia.




...e tu Nano da Giardino, prendi in mano quel cappero di telefono e chiama, non mandare un messaggio per sapere come sto. Prendiamo un caffè, un gelato, un aperitivo faccia a faccia, dopo tutto quello che abbiamo passato ce lo meritiamo. 
Se veramente siamo interessati alle persone e non alle loro vite è il minimo credo.

martedì 21 maggio 2013

Il segreto

Il giorno in cui tu tornerai da me è ormai vicino.
Mi manchi sai, mi manchi come non mi è mani mancato nessuno.
Le cose che abbiamo passato insieme sono tante, stupide alcune, ma allo stesso tempo memorabili.
Uno dei tuoi ultimi ricordi è la festa del tuo compleanno: noi 5 come sempre, perchè insieme sappiamo essere una cosa sola, una sola persona in tutti i suoi lati esposti e nascosti. Ricordo facilmente il tuo tonfo dalla sedia e la macchina fotografica che casualmente immortala proprio quel momento. Che spasso! E poi i fiumi d'alcool che annebbiano i ricordi fino al mattino successivo. Che dolore alla testa!!
Stai tornando, e torni da me.
Ho voglia, ho bisogno di condividere tutto con te come facevamo tempo fa.
Ho voglia di raccontarti come mi sentivo quando quelle enormi braccia mi stringevano e come mi piaceva abbracciarlo e non riuscire a toccarsi le mani dalla sua stazza.
Vorrei raccontarti di tutte le coccole che sto cercando dai miei amici ora, quelli veri, non quelli che spariscono. Quella voglia di fisicità che mi sta esplodendo ora, fisicità intesa come voglia di contatto fisico, di essere abbracciata, di sentirmi protetta.
Ma allo stesso tempo voglio raccontarti di quanto strano sia lo stare bene, di come sto imparando di nuovo a stare sola, con i miei pensieri, le mie paure e le mie insicurezze. Del fatto che sto cercando e so che devo smettere, perchè quando cerchi non trovi, fuggi e basta in realtà. Di come invidio una coppia che si bacia o che si tiene per mano, perchè questo a me è mancato.
La luce del sole.
Mi è sempre mancata la luce del sole, il poter fare le cose con chiarezza senza sentirmi un segreto.
Sono stata questo negli ultimi 2 anni.
Un segreto.
Un segreto per il Campione e un segreto per il Nano da Giardino.
Le persone non devono saperlo ancora, non è il momento giusto, non mi sento pronto.
L'unica persona che non mi ha considerato un segreto è ancora accanto a me, con tanta ironia perchè ancora tutt'oggi facciamo i cretini, e riuscire a fare i cretini in questa maniera dopo una storia e 14 anni di conoscenza non è semplice.
Ma è questo il bello chi ti conosce.
Ti stringe e non si sente in colpa.

sabato 18 maggio 2013

L'universo tranne noi

Istruzioni:
-Fai partire il video
-Ascolta la musica
-Goditi il viaggio
-Pensa a quante volte ti è capitato.



Ti ho incontrata ma tu non mi hai visto, eri in macchina, è stato un attimo ma il mio cuore si è come bloccato, o era fermo prima e ha ripreso a battere.
Tante volte io l'ho immaginato, rivedere te che effetto mi farà, però adesso che è capitato non importa più se sia stata colpa tua o mia.

Eravamo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantano, tanto forte, potente, immenso che sembra esagerato e impossibile, con il petto che sembra esplodere, che non serve altro in più per vivere, che potrebbe scomparire l'Universo tranne noi. 

I ricordi che sembrano lame fanno male ma forse li cerco io per rivivere, per ricordare ogni istante accanto a te, una vita accanto a te. 
E il cervello sa che è complicato, ciò che è rotto ormai non si riparerà, però il cuore, sai, me l'ha giurato, sa che un giorno tornerai. 
Si, dice presto tornerai e saremo quel che tutti sognano, quell'amore che i cantanti cantano, tanto forte, potente, immenso che sembra esagerato e impossibile, con il petto che sembra esplodere, che non serve altro più per vivere, che non c'è parola per descrivere, che non ti sceglie e che non si fa scegliere, 


E saremo quel che tutti cercano, quell'amore che i cantanti cantano, tanto forte, potente, immenso che sembra esagerato e irrealizzabile, e che il petto fa quasi esplodere, senza il quale non si può più vivere, che potrebbe scomparire l'Universo tranne noi.

(Max Pezzali
L'universo tranne noi)