E so che presto mi lascerà.
Mi lascerà con un grande vuoto e tanti meravigliosi ricordi.
Come hanno sempre fatto tutti.
Mi lascerà per un male che oltre a chiamarsi senilità, si chiama tumore all'utero.
Mi lascerà con lo stesso male che ho avuto io.
Il mio umore ultimamente è come la sua memoria. Ho giorni positivi e giorni negativi.
I giorni positivi consistono nel sorridere a qualsiasi cosa, non aspettarsi nulla e star bene anche da sola.
I giorni negativi consistono nell'essere pervasa da malinconia per qualcosa che non c'è, o che non c'è più.
Siamo tutti molto bravi a descrivere le sensazioni negative, si perde molto tempo a stare male, ma chissà perchè per le giornate positive esistono sempre poche parole. Forse perchè diventano quasi superflue, inutili.
Quanto tempo perdiamo a pensare a noi e alla nostra felicità, e quanto tempo invece dedichiamo alla felicità degli altri o a giudicare la felicità che ci manca?!
Io ho scelto di dedicare la mia vita alla felicità e al benessere altrui, e mi rendo conto ogni giorno sempre di più che non so ancora prendermi cura di me stessa.
Io voglio farlo. Voglio essere felice e troppo spesso mi rendo conto che la mia felicità dipende da qualcun altro.
Mi rendo contro che perdo troppo tempo a guardare l'erba del vicino piuttosto che coltivare la mia, che le cose da sistemare sono tante, che il tempo è poco e che le persone ci lasciano. E quando lo fanno il vuoto che rimane è sempre più difficile da colmare.
Quindi se alla domanda "come va?" io ti rispondo "bene", non mi credere.
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