I primi appuntamenti sono sempre il vaso di pandora dei sentimenti.
Scoperchi il vaso quando manca un'ora, le farfalle nello stomaco iniziano a girare e a dimenarsi e tu non capisci se sia fame o tensione, e quella marea di interrogativi che ti investe come un fiume in piena.
...E se non sarò all'altezza?
...E se non mi piacerà davvero?
..E se mi piacesse troppo?
Non voglio dire nulla stavolta, nulla che possa compromettere qualcosa che non c'è.
Dico solo che ho conosciuto una persona e che stasera avrò il piacere di parlare faccia a faccia con lui.
Ma soprattutto dico che era ora. Era ora che uscissi da quel guscio fatto di "magari" e di forse detti da altri.
E per questo devo ringraziare una delle mie fatine, quella che l'altro giorno mi ha fato ridere dicendomi che il suo cane ha trovato un nano da giardino da usare per marcare il territorio, ma siccome la padrona non gradiva il ricordo del cane, lo ha rivestito di carta trasparente!
Questo pensiero mi ha fatto ridere e mi ha fatto capire che le persone che ti abbandonano e che ti feriscono non meritano il tuo dolore, non meritano un tuo sentimento, non meritano te, ma meritano solo la tua felicità.
La felicità nelle piccole cose senza di loro.
"...Mi sono rotto delle scuse, sono stanco dei tuoi guai. Hai detto che non vuoi più camminare accanto a me..
...Dipingo la noia, rivesto la stanza di quello che d'ora in poi sarò. Non mi fermerai, nè adesso nè mai perchè troppe volte ho scelto te.
...Grazie per avermi fatto male, non lo dimenticherò.
Grazie io riparto."
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