lunedì 5 marzo 2012

Passa dal Via

Si, dicono che faccia male, che ti logori dentro, che non ti lasci mai un attimo per respirare. Ed è così.
Il dolore fisico è qualcosa che non ti abbandona mai, non ti da mai tregua, ma il peggior dolore è il dolore del cuore. Quel tipo di dolore è qualcosa che ti uccide l'anima, se per caso sei fortunato da possederne una.
Il mio dolore ora è tutto questo. Dolore fisico, lancinante, sfiancante, lento. Dolore del cuore, per un anno che non auguro a nessuno.
La mia vita è affar mio, la tengo per me, non voglio nemmeno lacerare quel sottile filo che sono i miei rapporti con le altre persone frantumandogli la giornata con i miei problemi.
"Come stai?"    "Oh, benissimo grazie!"
Ma la realtà è ben altro. Una macchina distrutta, una mano sulla spalla da un piccolo angelo che da lassù mi guarda, un sogno chiamato Africa rimandato all'ultimo per l'operazione, gli occhi dei tuoi amici che non capiscono il bisogno che tu hai per una volta di sfuggire dai tuoi problemi, per capire che in fondo i tuoi problemi non sono nulla.
Sarei banale se stessi a dire che la vita ce l'ha con me, o che non me ne va mai bene una.
Ma non lo farò. Non mi autocommisererò perchè non è nel mio stile.
Qualcuno si ricorderà di me.

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