Quante cose possono succedere in un anno?!
Puoi innamorarti del primo che passa, puoi perdere le persone che a te stanno care...
Oppure puoi scegliere di vivere.
Ogni giorno.
Come se fosse il primo, senza aspettarti nulla dalla giornata.
Solo vivendo.
Quanti "se" mi vengono in mente oggi.
Se Cicio non avesse avuto quel tumore oggi sarebbe qui nella mia casetta, se Spadino non avesse trovato tutte le altre palestre chiuse quel giorno non mi sarei innamorata di lui.
Ma nelle coppie si sa, si litiga.
Ci si fa male con le parole, parole che allo stesso tempo sono in grado di farci del bene.
La cosa che mi ripeti spesso, caro il mio Spadino, è che non vuoi essere parte di una "coppia media".
E noi non lo siamo.
Siamo sopra tutta la media per tante cose.
Siamo Parole dolci e abbracci infiniti.
Siamo "Voglio aiutarti, non voglio che fai tutto da sola".
Siamo presto in 3 con Odino/Ciubecca/Alf.
Siamo belli, siamo vicini ogni notte, siamo la spalla l'uno dell'altra, siamo piccoli gesti e cose fatte a denti stretti anche se non ne hai voglia solo perchè sai che fa felice lui.
Siamo noi.
E ora sono qui, davanti a questa pagina, che continuo a buttare fuori cose, parole, lettere mentre ascolto Jhon Legend che canta All Of Me e ripenso alle cose che sono state e a tutte quelle che verranno.
Penso al matrimonio, all'abito da sposa, al viaggio di nozze e ai figli. Nomi, colori e idee da vivere insieme.
Non posso credere di averti incontrato e di condividere un pezzo della mia vita con te, questo immenso privilegio.
Spero e voglio rendere la tua vita migliore, spero di vederti sorridere ogni mattina, e anche se so che non sarà possibile, ti aiuterò a passarci sopra, ad affrontare le cose, a testa alta e con coraggio. Lo stesso coraggio che hai usato per affrontare il tuo passato, lo stesso passato che non conosco.
Quel passato che credo ti tormenti ogni giorni e ogni notte, lo stesso che ti fa avere incubi talmente forti da farti svegliare.
Penso che ho bisogno di te, perchè il solo pensiero di perderti mi fa piangere.
Penso che hai bisogno di me, perchè altrimenti chi te le lava le camicie?!
Penso che sono arrivata. Ho trovato il mio posto nella dimensione Amore.
giovedì 9 ottobre 2014
martedì 23 settembre 2014
Il primo giorno d'Autunno
Oggi è il primo giorno di un Autunno che promette crescita.
Crescita mentale e personale.
Il mio mondo lavorativo è grande, vasto, e facilmente modificabile, ma il mio mondo interiore è fatto di sentimenti ed emozioni grandi.
Il mio migliore amico è il mio compagno. Viviamo insieme da quasi 3 mesi e le cose vanno come se vivessimo insieme da anni. Il mio umore segue il mio ciclo mestruale e il suo appetito segue i suoi allenamenti in palestra e al campo.
Ma ci sono situazioni che non cambieranno mai. una di queste è il vuoto lasciato da quella palla di pelo. Lo so sono ripetitiva ma l'idea che presto ne arriverà un altra, e questa sarà realmente una palla di pelo, mi mette in agitazione. E' un po come quando scopri di essere incinta perchè vieni assalita da mille dubbi ma allo stesso tempo sai che andrà tutto bene.
Sono pronta?
Sarò all'altezza?
Saprò dargli quello che gli serve?
Chi è mamma credo che almeno una volta abbia pensato una di queste cose. Io ho una sorella che ha 2 bimbe, e quando ha scoperto di essere incita della prima è come se quella piccola polpetta fosse in parte anche mia.
Con Cicio è stato un po il contrario. Era mio ma in realtà era di mia mamma. Era lei il suo capo famiglia, e lei ancora più di me sente la sua mancanza.
Ogni volta che arrivo a casa ho l'impressione di sentirlo abbaiare e mi viene da chiamarlo a voce alta per fargli sentire che sono io e che va tutto bene. Ma non c'è nessuno.
Penso che Ciubecca arriverà a Natale, quando abbiamo le vacanze, per fare in modo di preparalo e di preparare casa per il suo arrivo.
Abbiamo scelto uno Spitz nano, siamo in un piccolo appartamento e dovrebbe avere tutto lo spazio necessario qui, e quando non sarà qui, lo lascerò giocare nel giardino dei miei, in confronto alle stanze di casa nostra quella è una giungla!
Un'altra delle domande che mi girano spesso per la testa è semplicemente il fatto di: l'arrivo di un cucciolo in che modo stravolgerà il mio rapporto con Spadino?!
Crescita mentale e personale.
Il mio mondo lavorativo è grande, vasto, e facilmente modificabile, ma il mio mondo interiore è fatto di sentimenti ed emozioni grandi.
Il mio migliore amico è il mio compagno. Viviamo insieme da quasi 3 mesi e le cose vanno come se vivessimo insieme da anni. Il mio umore segue il mio ciclo mestruale e il suo appetito segue i suoi allenamenti in palestra e al campo.
Ma ci sono situazioni che non cambieranno mai. una di queste è il vuoto lasciato da quella palla di pelo. Lo so sono ripetitiva ma l'idea che presto ne arriverà un altra, e questa sarà realmente una palla di pelo, mi mette in agitazione. E' un po come quando scopri di essere incinta perchè vieni assalita da mille dubbi ma allo stesso tempo sai che andrà tutto bene.
Sono pronta?
Sarò all'altezza?
Saprò dargli quello che gli serve?
Chi è mamma credo che almeno una volta abbia pensato una di queste cose. Io ho una sorella che ha 2 bimbe, e quando ha scoperto di essere incita della prima è come se quella piccola polpetta fosse in parte anche mia.
Con Cicio è stato un po il contrario. Era mio ma in realtà era di mia mamma. Era lei il suo capo famiglia, e lei ancora più di me sente la sua mancanza.
Ogni volta che arrivo a casa ho l'impressione di sentirlo abbaiare e mi viene da chiamarlo a voce alta per fargli sentire che sono io e che va tutto bene. Ma non c'è nessuno.
Penso che Ciubecca arriverà a Natale, quando abbiamo le vacanze, per fare in modo di preparalo e di preparare casa per il suo arrivo.
Abbiamo scelto uno Spitz nano, siamo in un piccolo appartamento e dovrebbe avere tutto lo spazio necessario qui, e quando non sarà qui, lo lascerò giocare nel giardino dei miei, in confronto alle stanze di casa nostra quella è una giungla!
Un'altra delle domande che mi girano spesso per la testa è semplicemente il fatto di: l'arrivo di un cucciolo in che modo stravolgerà il mio rapporto con Spadino?!
lunedì 18 agosto 2014
Il giorno
Oggi non è un giorno come tutti gli altri.
Oggi è il giorno in cui TU rimarrai per sempre indelebile sulla mia pelle.
E' la prima volta che scrivo da qui, da casa MIA, dalla casa dove anche tu avresti dovuto passare un po di tempo quando mamma e papà se ne sarebbero andati al mare.
E invece tu non ci sei, te ne sei andato, silenzioso in modo eccessivo, quasi come se il silenzio non ti appartenesse.
Sono giorni che non vedo l'ora di andare a farmi questo tatuaggio.
Più degli altri questo sarà maggiormente sentito, perchè racconta di 12 anni di amore incondizionato verso di me e che solo negli ultimi anni io ho imparato a darti.
Mi hai fatto crescere ma questo ormai lo abbiamo detto a tutti.
Eri la mia scusa preferita per uscire, per passeggiare per il paese alle 10 di sera, nel caldo di una notte piena di pensieri.
Mi sentivo al sicuro anche se eri la metà di me.
Sono settimane che provo a convincere Spadino (per me qui sarà sempre e solo Spadino!) che mi sento pronta per il famoso cane che tanto abbiamo sognato, ed è vero. Mi sento pronta e mi manca un amore di quel genere, di quelli che senza motivo ti leccano il naso. Perchè per quanto io ami Spadino se iniziasse a leccarmi il naso senza motivo probabilmente mi preoccuperei!!
Abbiamo scelto tutto, cane e nome, ma sembra quasi avere paura, paura di star male come l'ultima volta, perchè lui è stato male davvero. Hannibal, il suo carlino, è spirato da un momento all'altro, senza motivo, e un po credo che abbia paura di rimpiazzarlo.
Ma la verità è che nessuno può rimpiazzare il tuo cane, il tuo primo cane, quello che almeno una volta ha masticato le tue scarpe preferite e te le ha rovinate, quello che ha svegliato il vicinato per nulla o che ti ha sorriso almeno una volta.
Quel tipo di cane non si può rimpiazzare, ma puoi permettere a qualcun altro di amarti così e ti puoi permettere di contraccambiarlo.
Non lo puoi sostituire, lo puoi solo amare.
Se di più o di meno sta a te o a me.
Oggi è il giorno in cui TU rimarrai per sempre indelebile sulla mia pelle.
E' la prima volta che scrivo da qui, da casa MIA, dalla casa dove anche tu avresti dovuto passare un po di tempo quando mamma e papà se ne sarebbero andati al mare.
E invece tu non ci sei, te ne sei andato, silenzioso in modo eccessivo, quasi come se il silenzio non ti appartenesse.
Sono giorni che non vedo l'ora di andare a farmi questo tatuaggio.
Più degli altri questo sarà maggiormente sentito, perchè racconta di 12 anni di amore incondizionato verso di me e che solo negli ultimi anni io ho imparato a darti.
Mi hai fatto crescere ma questo ormai lo abbiamo detto a tutti.
Eri la mia scusa preferita per uscire, per passeggiare per il paese alle 10 di sera, nel caldo di una notte piena di pensieri.
Mi sentivo al sicuro anche se eri la metà di me.
Sono settimane che provo a convincere Spadino (per me qui sarà sempre e solo Spadino!) che mi sento pronta per il famoso cane che tanto abbiamo sognato, ed è vero. Mi sento pronta e mi manca un amore di quel genere, di quelli che senza motivo ti leccano il naso. Perchè per quanto io ami Spadino se iniziasse a leccarmi il naso senza motivo probabilmente mi preoccuperei!!
Abbiamo scelto tutto, cane e nome, ma sembra quasi avere paura, paura di star male come l'ultima volta, perchè lui è stato male davvero. Hannibal, il suo carlino, è spirato da un momento all'altro, senza motivo, e un po credo che abbia paura di rimpiazzarlo.
Ma la verità è che nessuno può rimpiazzare il tuo cane, il tuo primo cane, quello che almeno una volta ha masticato le tue scarpe preferite e te le ha rovinate, quello che ha svegliato il vicinato per nulla o che ti ha sorriso almeno una volta.
Quel tipo di cane non si può rimpiazzare, ma puoi permettere a qualcun altro di amarti così e ti puoi permettere di contraccambiarlo.
Non lo puoi sostituire, lo puoi solo amare.
Se di più o di meno sta a te o a me.
martedì 29 luglio 2014
Amico mio
Sono settimane che le porte di casa Poli-Binini si sono aperte, conviviamo come se fosse sempre stato così dalla metà di luglio ormai.
Ma come sempre ho deciso di tenere per me le cose belle, chiuderle nella mia scatolina dei ricordi e viverle quando meno me lo aspetto.
Il motivo per cui scrivo oggi è che il momento di lasciare questo bel posto ormai è giunto per il mio compagno di una vita.
Lui che mi è sempre stato accanto nei temporali e nelle passeggiate, mi ha confortato e mi riempito il cuore quando stavo male. Il suo fetore alcune volta era insopportabile ma ricordo ancora l'ansia di voler tornare a casa per vederlo giocare con le mie ciabatte i primi tempi.
Cicio si sta spegnendo, ha 12 anni e 3 gambe.
Il tumore che gli ha divorato la gamba purtroppo si sta divorando anche il suo corpo.
Sei arrivato a casa mia in uno scatolone e hai mangiato e masticati tutto quello che era umanamente masticabile, ciabatte, infradito, lacci di scarpe e di sandali.
Hai lasciato segni ovunque e hai abbaiato fino a spaventare i ladri nella casa accanto.
Hai rotto le scatole leccandomi e sporcandomi ovunque ma quello che hai saputo darmi a livello di emozioni lo so solo io.
Mi hai reso responsabile e ora mi rendo conto cosa vuol dire prendersi cura di qualcuno.
Smettere di piangere è difficile e ora capisco Spadino quando dice che deve sentirsela di prendere un nuovo cane..
Ma come sempre ho deciso di tenere per me le cose belle, chiuderle nella mia scatolina dei ricordi e viverle quando meno me lo aspetto.
Il motivo per cui scrivo oggi è che il momento di lasciare questo bel posto ormai è giunto per il mio compagno di una vita.
Lui che mi è sempre stato accanto nei temporali e nelle passeggiate, mi ha confortato e mi riempito il cuore quando stavo male. Il suo fetore alcune volta era insopportabile ma ricordo ancora l'ansia di voler tornare a casa per vederlo giocare con le mie ciabatte i primi tempi.
Cicio si sta spegnendo, ha 12 anni e 3 gambe.
Il tumore che gli ha divorato la gamba purtroppo si sta divorando anche il suo corpo.
Sei arrivato a casa mia in uno scatolone e hai mangiato e masticati tutto quello che era umanamente masticabile, ciabatte, infradito, lacci di scarpe e di sandali.
Hai lasciato segni ovunque e hai abbaiato fino a spaventare i ladri nella casa accanto.
Hai rotto le scatole leccandomi e sporcandomi ovunque ma quello che hai saputo darmi a livello di emozioni lo so solo io.
Mi hai reso responsabile e ora mi rendo conto cosa vuol dire prendersi cura di qualcuno.
Sapevi sorridere e so che lo sai fare ancora anche se ti richiede grande energia.
Hai sempre avuto un cuore enorme, non hai mai fatto male a nessuno se non a me quando ti portavo dal veterinario. Il tuo muso è qualcosa che non smetterà mai di esistere nella mia mente.
Smettere di piangere è difficile e ora capisco Spadino quando dice che deve sentirsela di prendere un nuovo cane..
mercoledì 7 maggio 2014
Ricomincio
Riprendo l'inizio di questo blog da uno che ogni tanto leggo ("Quei miei pantaloncini bianchi" di una gran donna a parere mio!)
Colonna sonora per scrivere il pezzo:
Cinematic Orchestra
To build a Home.
Questo è quello che sto facendo. Sto costruendo una casa, una famiglia, un inizio.
Sto ricominciando.
Ricomincio senza dolore, senza essermi distrutta prima, senza lacrime, senza pianti, senza paure.
Ricomincio da un bel punto di partenza: 5 stanze e un bagno.
100 mq.
Un corridoio.
Una cucina.
Un divano.
Un letto.
Per la prima e vera volta c'è un NOI. Grosso, concreto, vero.
Ci sono date e ci sono numeri, ci sono soldi che entrano e alla velocità della luce escono. Ci sono amici pronti ad aiutarti con il trasloco e ci sono genitori preoccupati per il tuo futuro. Come non potergli dare torto. Sono genitori, il loro compito è quello di preoccuparsi di te e del tuo benessere.
Ma mi vedi cara mamma?! Lo vedi come sorrido e come mi perdo quando lo guardo negli occhi?! Lo vedi come mi sento sicura quando lui mi tiene per mano?!
Lo scorso weekend mi è capitata una cosa bellissima.
Nell'ultimo anno ho messo su parecchi chili di troppo, lo so, ma sono di buona forchetta ormai!
Al mare, il primo sole, i primi costumi, i primi sguardi e per la prima volta il mio menefreghismo riguardo al mio corpo.
Lo so che non è il massimo, non voglio lasciarmi andare troppo, ma per la prima volta ho sentito che l'uomo che ho accanto è attaccato a me per quel leggero filo cerebrale non fisico. Per la prima volta me ne sono infischiata se non ero il forma smagliante perchè sapevo che a casa l'uomo che mi aspettava, aspettava me, il mio essere e come lo facevo sentire, non come lo facevo apparire.
Mi sono sentita bene anche in un vestito che non mi apparteneva fino in fondo..
15 agosto 2014 è la data di inaugurazione della nostra casa!
Colonna sonora per scrivere il pezzo:
Cinematic Orchestra
To build a Home.
Questo è quello che sto facendo. Sto costruendo una casa, una famiglia, un inizio.
Sto ricominciando.
Ricomincio senza dolore, senza essermi distrutta prima, senza lacrime, senza pianti, senza paure.
Ricomincio da un bel punto di partenza: 5 stanze e un bagno.
100 mq.
Un corridoio.
Una cucina.
Un divano.
Un letto.
Per la prima e vera volta c'è un NOI. Grosso, concreto, vero.
Ci sono date e ci sono numeri, ci sono soldi che entrano e alla velocità della luce escono. Ci sono amici pronti ad aiutarti con il trasloco e ci sono genitori preoccupati per il tuo futuro. Come non potergli dare torto. Sono genitori, il loro compito è quello di preoccuparsi di te e del tuo benessere.
Ma mi vedi cara mamma?! Lo vedi come sorrido e come mi perdo quando lo guardo negli occhi?! Lo vedi come mi sento sicura quando lui mi tiene per mano?!
Lo scorso weekend mi è capitata una cosa bellissima.
Nell'ultimo anno ho messo su parecchi chili di troppo, lo so, ma sono di buona forchetta ormai!
Al mare, il primo sole, i primi costumi, i primi sguardi e per la prima volta il mio menefreghismo riguardo al mio corpo.
Lo so che non è il massimo, non voglio lasciarmi andare troppo, ma per la prima volta ho sentito che l'uomo che ho accanto è attaccato a me per quel leggero filo cerebrale non fisico. Per la prima volta me ne sono infischiata se non ero il forma smagliante perchè sapevo che a casa l'uomo che mi aspettava, aspettava me, il mio essere e come lo facevo sentire, non come lo facevo apparire.
Mi sono sentita bene anche in un vestito che non mi apparteneva fino in fondo..
lunedì 28 aprile 2014
Litigare
Si impara a stare in una coppia anche quando si litiga.
Ieri sera è successo.
Dopo un weekend stancante sotto ogni punto di vista l'unica cosa che desideravo era tornare a casa e sistemarmi tra le sue braccia, rimanere li, fin quando il mio corpo non avesse smesso di essere così rigido.
Invece sono tornata e lui era arrabbiato.
Si può già capire come è andata la serata. Musi lunghi e lacrime che scendono.
Ma il bello arriva sempre dopo che si è litigato.
Eravamo pronti per dormire, pigiamati e sistemati sotto le coperte.
Li ho cominciato a riflettere.
Io avevo bisogno di lui e lui non riusciva ad esserci per me, quindi dovevo esserci io per me. Mi sono alzata e stavo per andare in salotto, 10 minuti di sgombero totale della mente mi avrebbero fatto bene.
Ma non me lo ha permesso.
Si è alzato e di peso mi ha portato a letto. Con lui.
Mi ha stretto e mi ha guardato come solo lui sa fare.
In quel preciso istante, in quel determinato momento ho capito ciò che lui veramente e realmente aveva fatto: mi aveva rincorsa. Aveva lottato per me, aveva lottato contro il suo orgoglio e la sua testardaggine per me. Questo è l'uomo che voglio.
Un uomo che lotta per me, che mi cerca e mi vede dentro. Per la prima volta ho sentito che l'avrei tenuto a me non con il corpo, con l'involucro, ma con la mia testa, con la mia sostanza.
E' dopo una litigata del genere che ti rendi conto di quello che hai per le mani.
Qualcosa di unico e di prezioso.
Qualcosa che non vorrai mai perdere.
Qualcuno che sa di te.
Così, lo faremo.
Non c'è una data, non c'è un anno preciso, ma lo faremo.
Ieri sera è successo.
Dopo un weekend stancante sotto ogni punto di vista l'unica cosa che desideravo era tornare a casa e sistemarmi tra le sue braccia, rimanere li, fin quando il mio corpo non avesse smesso di essere così rigido.
Invece sono tornata e lui era arrabbiato.
Si può già capire come è andata la serata. Musi lunghi e lacrime che scendono.
Ma il bello arriva sempre dopo che si è litigato.
Eravamo pronti per dormire, pigiamati e sistemati sotto le coperte.
Li ho cominciato a riflettere.
Io avevo bisogno di lui e lui non riusciva ad esserci per me, quindi dovevo esserci io per me. Mi sono alzata e stavo per andare in salotto, 10 minuti di sgombero totale della mente mi avrebbero fatto bene.
Ma non me lo ha permesso.
Si è alzato e di peso mi ha portato a letto. Con lui.
Mi ha stretto e mi ha guardato come solo lui sa fare.
In quel preciso istante, in quel determinato momento ho capito ciò che lui veramente e realmente aveva fatto: mi aveva rincorsa. Aveva lottato per me, aveva lottato contro il suo orgoglio e la sua testardaggine per me. Questo è l'uomo che voglio.
Un uomo che lotta per me, che mi cerca e mi vede dentro. Per la prima volta ho sentito che l'avrei tenuto a me non con il corpo, con l'involucro, ma con la mia testa, con la mia sostanza.
E' dopo una litigata del genere che ti rendi conto di quello che hai per le mani.
Qualcosa di unico e di prezioso.
Qualcosa che non vorrai mai perdere.
Qualcuno che sa di te.
Così, lo faremo.
Non c'è una data, non c'è un anno preciso, ma lo faremo.
#iotiaccolgo
giovedì 10 aprile 2014
8 Aprile 2014
Ok, alla fine abbiamo scelto di uscire a cena.
Vestito super elegante, in fondo è il mio compleanno, me lo merito, e cenetta in un posticino intimo, una bella bottiglia di vino e prima di entrare i miei regali.
Ti prego fa che sia quello.
Ti prego fa che sia quello.
Dentro al biglietto, tralasciando il fatto che io stavo già piangendo, ci trovo 2 biglietti per Gardaland. Ma quello che mi ha mandato in pappa il cervello erano le sue parole:
"Perchè questo compleanno possa essere speciale per te."
Alla faccia dello speciale, perchè dentro alla scatola da torte in realtà c'era un'anello, e con esso tutte le promesse che ho sempre aspettato da un uomo.
Vieni a vivere con me.
Non ho tolto gli occhi da quell'anello per giorni, e ancora ora lo guardo come se fosse la cosa più bella su questo pianeta. Potrebbe essere anche di bigiotteria, ma non mi importerebbe. Sono le parole che lo accompagnano a renderlo l'oggetto più prezioso di questo pianeta e il dito a cui lo porto.
Sabato non era ancora il mio compleanno, ma mi bastava per cancellare ogni brutto compleanno che ho passato negli ultimi 29 anni. Martedì, il giorno effettivo del mio compleanno, recupero Spadino dopo il lavoro e salgo le scale per un divano con patatine ma non è stato possibile.
Il mio divano era occupato.
Sopra c'erano 3 fatine che mi aspettavano per festeggiarmi.
Il compleanno più bello di sempre.
Per non parlare del post compleanno.
7 mesi fa sei entrato nella mia vita facendo tutto quello che gli altri non hanno mai avuto il coraggio di fare.
Tu mi vedi e mi guardi per la donna che sono, cercando di capirmi e di vivere ogni emozione, bella o brutta, con me.
Vestito super elegante, in fondo è il mio compleanno, me lo merito, e cenetta in un posticino intimo, una bella bottiglia di vino e prima di entrare i miei regali.
Ti prego fa che sia quello.
Ti prego fa che sia quello.
Dentro al biglietto, tralasciando il fatto che io stavo già piangendo, ci trovo 2 biglietti per Gardaland. Ma quello che mi ha mandato in pappa il cervello erano le sue parole:
"Perchè questo compleanno possa essere speciale per te."
Alla faccia dello speciale, perchè dentro alla scatola da torte in realtà c'era un'anello, e con esso tutte le promesse che ho sempre aspettato da un uomo.
Vieni a vivere con me.
Non ho tolto gli occhi da quell'anello per giorni, e ancora ora lo guardo come se fosse la cosa più bella su questo pianeta. Potrebbe essere anche di bigiotteria, ma non mi importerebbe. Sono le parole che lo accompagnano a renderlo l'oggetto più prezioso di questo pianeta e il dito a cui lo porto.
Sabato non era ancora il mio compleanno, ma mi bastava per cancellare ogni brutto compleanno che ho passato negli ultimi 29 anni. Martedì, il giorno effettivo del mio compleanno, recupero Spadino dopo il lavoro e salgo le scale per un divano con patatine ma non è stato possibile.
Il mio divano era occupato.
Sopra c'erano 3 fatine che mi aspettavano per festeggiarmi.
Il compleanno più bello di sempre.
Per non parlare del post compleanno.
Il messaggio di Spadino è stato:
"L'appartamento è libero."
7 mesi fa sei entrato nella mia vita facendo tutto quello che gli altri non hanno mai avuto il coraggio di fare.
Tu mi vedi e mi guardi per la donna che sono, cercando di capirmi e di vivere ogni emozione, bella o brutta, con me.
giovedì 3 aprile 2014
Pochi giorni
Ho voglia di scrivere oggi.
Voglio scrivere di come una persona possa cambiarti la giornata. Di come un sorriso o una voce la mattina possa farti vedere e vivere cose che normalmente non sapevi nemmeno potessero esistere.
Il mio 29 esimo compleanno sarà martedi. Sono anni che non lo festeggio, per un motivo o per l'altro.
Mi sono sempre sentita sola, mi sono sempre sentita come se non ci fosse nulla da festeggiare, mi sono sempre vista come un vuoto a perdere.
Oggi mi sento viva.
Mi sento importante e mi sento una principessa.
Voglio solo sorridere e fare in modo che questo giorno sia unico.
Solo al pensiero che Lui sia con me in questo giorno mi fa capire quanto sia diventato importante. Non mi interessano fiori, anelli o bigliettini.
Mi emoziono solo a sapere che lui sarà li.
E lo farà perchè vuole stare con me.
Lo vuole davvero.
E' incredibile come la tua vita cambi con uno sguardo, un profumo, una formula chimica.
Non sapevo come si chiamasse, non sapevo che voce avesse, non sapevo nemmeno se fosse italiano o no.
Sapevo che in lui qualcosa mi avrebbe rapito.
Sapevo che solo uno sguardo non poteva essere tanto travolgente.
Sapevo che se l'avessi lasciato andare via senza sapere qualcosa su di lui, quel 16 Agosto 2013, probabilmente me ne sarei pentita per il resto della mia vita.
Sarà un compleanno importante solo per il fatto di essere con Lui.
Voglio scrivere di come una persona possa cambiarti la giornata. Di come un sorriso o una voce la mattina possa farti vedere e vivere cose che normalmente non sapevi nemmeno potessero esistere.
Il mio 29 esimo compleanno sarà martedi. Sono anni che non lo festeggio, per un motivo o per l'altro.
Mi sono sempre sentita sola, mi sono sempre sentita come se non ci fosse nulla da festeggiare, mi sono sempre vista come un vuoto a perdere.
Oggi mi sento viva.
Mi sento importante e mi sento una principessa.
Voglio solo sorridere e fare in modo che questo giorno sia unico.
Solo al pensiero che Lui sia con me in questo giorno mi fa capire quanto sia diventato importante. Non mi interessano fiori, anelli o bigliettini.
Mi emoziono solo a sapere che lui sarà li.
E lo farà perchè vuole stare con me.
Lo vuole davvero.
E' incredibile come la tua vita cambi con uno sguardo, un profumo, una formula chimica.
Non sapevo come si chiamasse, non sapevo che voce avesse, non sapevo nemmeno se fosse italiano o no.
Sapevo che in lui qualcosa mi avrebbe rapito.
Sapevo che solo uno sguardo non poteva essere tanto travolgente.
Sapevo che se l'avessi lasciato andare via senza sapere qualcosa su di lui, quel 16 Agosto 2013, probabilmente me ne sarei pentita per il resto della mia vita.
Sarà un compleanno importante solo per il fatto di essere con Lui.
mercoledì 26 marzo 2014
Amicizia e affini
Oggi mi interrogo su una questione molto importante: quanto si è disposti a cedere per amicizia?!
Ma soprattutto, cosa determina o meno un'amicizia?!
Insomma, quale è il metro che fa si che quella determinata persona possa essere definita amica o conoscente?! Personalmente non ho mai amato questa seconda parola, mi sa molto impersonale, e ammetto che ho abusato più volte della parola Amico/a.
Un'amicizia è un po' come un rapporto d'amore, devi coltivarla. Devi sacrificarla per far si che cresca sana e senza pregiudizi o preconcetti.
Di amici ne ho, mi sono costati tanta fatica. Intendiamoci però, ora definisco amico/a colui o colei che cerco nel momento del bisogno, la spalla su cui piangere e la persona che ascolto e che mi ascolta. Gli amici non sono quelli con cui ti diverti il sabato sera a ballare o che si sbronzano con te. Quelli si chiamano compagni di gioco!
I miei amici hanno riso di me con me.
Non mi hanno mai rimproverato ma hanno sempre cercato di mettersi nei miei panni, come io nei loro.
I miei amici hanno sempre avuto una parola o una telefonata. Un messaggio non rende quanto loro vogliano essermi vicino in quel momento.
I miei amici mi hanno sorretto la testa mentre ero in preda ai fiumi dell'alcool e mi hanno impedito di fare azioni di cui il giorno dopo mi sarei pentita, sempre con un sorriso sulle labbra e mai con uno sguardo di disappunto.
I miei amici non sono tutti qui, alcuni sono a km di distanza, altri sono troppo lontani per essere toccati o quanto meno raggiunti con la sola voce.
In questi ultimi anni sono cresciuta molto in fretta, mi sono sentita molto sola lo ammetto, ma non perchè loro non ci fossero, ma perchè avevano la loro vita e non è giusto che si facessero carico anche della mia.
La solitudine diventa un modo di vedere le cose, un modo per capire e per conoscersi.
Non è piacevole e su questo siamo tutti d'accordo.
Chi dice che sta bene solo mente.
Siamo fatti per avere una persona accanto.
La solitudine ci aiuta solo a capire che tipo di persona vogliamo avere e come vorremmo essere noi.
Essere soli non vuol dire non avere amici.
Mi sono sentita sola molte volte, il più delle volte ero circondata da loro.
Questo non vuol dire che mi ignorassero o che non si curassero di me, ma solo che le loro vite in quel momento erano anni luce distanti dalla mia.
Oggi quegli stessi amici gioiscono ancora con me e di me.
Ma soprattutto, cosa determina o meno un'amicizia?!
Insomma, quale è il metro che fa si che quella determinata persona possa essere definita amica o conoscente?! Personalmente non ho mai amato questa seconda parola, mi sa molto impersonale, e ammetto che ho abusato più volte della parola Amico/a.
Un'amicizia è un po' come un rapporto d'amore, devi coltivarla. Devi sacrificarla per far si che cresca sana e senza pregiudizi o preconcetti.
Di amici ne ho, mi sono costati tanta fatica. Intendiamoci però, ora definisco amico/a colui o colei che cerco nel momento del bisogno, la spalla su cui piangere e la persona che ascolto e che mi ascolta. Gli amici non sono quelli con cui ti diverti il sabato sera a ballare o che si sbronzano con te. Quelli si chiamano compagni di gioco!
I miei amici hanno riso di me con me.
Non mi hanno mai rimproverato ma hanno sempre cercato di mettersi nei miei panni, come io nei loro.
I miei amici hanno sempre avuto una parola o una telefonata. Un messaggio non rende quanto loro vogliano essermi vicino in quel momento.
I miei amici mi hanno sorretto la testa mentre ero in preda ai fiumi dell'alcool e mi hanno impedito di fare azioni di cui il giorno dopo mi sarei pentita, sempre con un sorriso sulle labbra e mai con uno sguardo di disappunto.
I miei amici non sono tutti qui, alcuni sono a km di distanza, altri sono troppo lontani per essere toccati o quanto meno raggiunti con la sola voce.
In questi ultimi anni sono cresciuta molto in fretta, mi sono sentita molto sola lo ammetto, ma non perchè loro non ci fossero, ma perchè avevano la loro vita e non è giusto che si facessero carico anche della mia.
La solitudine diventa un modo di vedere le cose, un modo per capire e per conoscersi.
Non è piacevole e su questo siamo tutti d'accordo.
Chi dice che sta bene solo mente.
Siamo fatti per avere una persona accanto.
La solitudine ci aiuta solo a capire che tipo di persona vogliamo avere e come vorremmo essere noi.
Essere soli non vuol dire non avere amici.
Mi sono sentita sola molte volte, il più delle volte ero circondata da loro.
Questo non vuol dire che mi ignorassero o che non si curassero di me, ma solo che le loro vite in quel momento erano anni luce distanti dalla mia.
Oggi quegli stessi amici gioiscono ancora con me e di me.
La casa sta per essere liberata.
Abbiamo quasi l'ufficialità, ci vorrà tempo, ma su questo non voglio avere fretta.
Io e spadino andremo a vivere insieme.
mercoledì 19 marzo 2014
Il mio regalo per te
E' parecchio che non scrivo, forse perchè alcune volte non serve scrivere se hai qualcuno a cui parlare.
Le cose con il mio spadino stanno andando nel verso giusto, stiamo aspettando che si liberi la casa per continuare il nostro percorso, comprare un cane (di cui abbiamo già scelto il nome!) e poter smettere di avere quella sensazione la mattina di incompleta, quando lui non è nel tuo letto.
E' passato quasi un mese da quando la nonna è morta, il ricordo di tutto quel dolore è vivo, ma allo stesso tempo c'è la gioia per tutto quello che mi ha lasciato e quello che ho vissuto grazie a lei. Alessandro è stato d'oro, è stata la mia spalla, il mio punto di appoggio quando era necessario, il mio bastone, la mia forza. Ha saputo mettere da parte il suo passato per il mio presente.
Questo credo sia vero amore.
Siamo tornati da poco da un bel weekend a Roma: sabato 6 nazioni e domenica da turista. Mi sono resa conto di quanto ci tengo al fatto che le cose siano fatte bene con lui ma soprattutto PER lui.
Volevo regalargli una partita contro l'Inghilterra che avrebbe fatto fatica a dimenticare.
E forse così è stato.
Siamo riusciti ad intrufolarci all'interno delle sale Vip e ci siamo fatti un terzo tempo in compagnia di giocatori e grandi nomi del panorama rugbistico.
Volevo regalargli una partita contro l'Inghilterra che avrebbe fatto fatica a dimenticare.
E forse così è stato.
Siamo riusciti ad intrufolarci all'interno delle sale Vip e ci siamo fatti un terzo tempo in compagnia di giocatori e grandi nomi del panorama rugbistico.
Insomma, credo che finalmente la mia vita abbia preso una bella piega. Posso finalmente dire che sono felice.
E sono felice con lui.
lunedì 10 febbraio 2014
La mia Nonna Delfi
Queste pagine sono sempre state usate per me e da me.
Oggi il mondo intorno a me ha tremato 2 volte. La prima volta alla splendida notizia che avremo il nostro primo appartamento, la seconda alla notizia che la mia dolce nonnina ha smesso di lottare.
87 anni e tanta bontà, dolcezza negli occhi e nella mani. Fino all'ultimo ha cercato di resistere al male che aveva addosso ma alla fine non ha potuto fare altro se non che lasciarsi andare.
Era già morta altre 2 volte, la prima quando il mio vero nonno era morto, nel 1982, e poi quando ci aveva lasciati il suo compagno, 20 anni più tardi.
Da allora la sua bontà l'aveva fatta rinchiudere in casa, non volendo diventare come quelle pettegole vicine di casa che abbiamo noi, che si ritrovano ancora ora per spettegolare su tutti i pettegolezzi impettegolezzabili del paese.
Lei che mi guardava e mi chiedeva: "facciamo una torta?".
Lei che mi diceva dove era il pesto dei cappelletti ancora prima di iniziare a farlo, e chissà perchè quando si iniziava a tirare la sfoglia nella teglia del pesto c'erano sempre i buchi!
Lei con l'adorazione per i miei ricci, che pianse la prima volta che me li tagliai.
Lei, la nonna Delfi, quella che mi dava il titto quando ero malata perchè la mamma era al lavoro, quella che mi guardava e mi diceva MAMA MO' CHE BELA' GHIGNA..
Lei con la stufa a legna e le castagne nella pentola di rame, lei che che mi dava 20.000 lire per toglierle lo smalto dalle unghie perchè non sopportava l'odore.
Lei e il mosto d'uva cotto, che nelle sue mani diventava magicamente budino di vino.
Lei e il suo neo nell'occhio.
venerdì 31 gennaio 2014
Prime volte
Cercare continuamente il benessere altrui.
Le prime vere incomprensioni sono massacranti, sono il vero punto di rottura e di crescita di una relazione di coppia secondo me. Quando ci si tiene tutto dentro si rischia di compromettere le cose, quando non si è abituati a parlare con l'altro, quando si ha paura a dire le cose. Queste sono davvero le cose che rovinano un rapporto, una relazione.
Ma poi perchè?
Perchè tenersi dentro tutto? Perchè non abbiamo mai il coraggio di guardare l'altro in faccia e dirgli: STO MALE PER QUESTI MOTIVI.
Caspita stiamo affrontando un bel passo, abbiamo deciso di andare a vivere insieme, abbiamo deciso di aprire un conto, e ci accorgiamo ogni istante che il tempo che non riusciamo a passare insieme è tempo che nessuno ci ridarà mai più, sono istanti che non potremo mai più recuperare.
La settimana scorsa mi ha chiesto di andare al prossimo pranzo di famiglia, per il percorso che abbiamo intenzione di fare è un passo dovuto credo, ma c'è sempre una punta di paura e una punta di orgoglio e felicità!
Ho ricevuto una chiamata da un amico ieri: " oh ma lo sai che Spadino mi piace proprio?! Mi ha fatto davvero una bella impressione!"
In questi momenti gonfio il petto e alzo il mento per l'orgoglio.
Le prime vere incomprensioni sono massacranti, sono il vero punto di rottura e di crescita di una relazione di coppia secondo me. Quando ci si tiene tutto dentro si rischia di compromettere le cose, quando non si è abituati a parlare con l'altro, quando si ha paura a dire le cose. Queste sono davvero le cose che rovinano un rapporto, una relazione.
Ma poi perchè?
Perchè tenersi dentro tutto? Perchè non abbiamo mai il coraggio di guardare l'altro in faccia e dirgli: STO MALE PER QUESTI MOTIVI.
Caspita stiamo affrontando un bel passo, abbiamo deciso di andare a vivere insieme, abbiamo deciso di aprire un conto, e ci accorgiamo ogni istante che il tempo che non riusciamo a passare insieme è tempo che nessuno ci ridarà mai più, sono istanti che non potremo mai più recuperare.
La settimana scorsa mi ha chiesto di andare al prossimo pranzo di famiglia, per il percorso che abbiamo intenzione di fare è un passo dovuto credo, ma c'è sempre una punta di paura e una punta di orgoglio e felicità!
Ho ricevuto una chiamata da un amico ieri: " oh ma lo sai che Spadino mi piace proprio?! Mi ha fatto davvero una bella impressione!"
In questi momenti gonfio il petto e alzo il mento per l'orgoglio.
giovedì 9 gennaio 2014
LIVE LOVE LIFE
Riordiniamo le idee dopo 10 giorni di vacanza. Colazione all'americana: pancakes io, e bacon, french toast, salame e wurtel fritti con mangu per Spadino.
Di cose ne sono capitate, tante, anche se forse l'unica certezza che avevamo eravamo proprio noi.
Partendo dal giorno 1, il volo per Santo Domingo era in ritardo di 3 ore, anche se inizialmente il ritardo era IMPRECISATO!
Partire così non è stato il meglio, ma se consideriamo quello che ci è successo dopo questo è stato poco!
Perdere il primo tuo giorno di vacanza in giro a fare commissioni è lunga anche perchè tu vorresti solo vedere il mare e considerando che dalla Capitale a Las Terrenas ci vogliono 2 ore e mezza, avremmo preferito partire alle 6 del mattino invece delle 3 del pomeriggio considerato inoltre il fatto che qui è inverno e il sole tramonta alle 6 e 30 circa!
Ok, il giorno 2 l'abbiamo perso, quindi facciamoci la doccia.. Peccato però scoprire di non avere acqua calda. Bel problema considerando l'umidità del 99%.
Ma eravamo noi e tutto il resto non era importante.
La fine dell'anno arriva tra una spiaggia e l'altra, tra una cena in riva al mare e una coccola sul bagno asciuga, decidiamo di tornare in capitale, ma simpaticamente io mi ammalo e la mia testardaggine mi porta a passare un bel capodanno sul water e con una influenza da cavallo.
Ottimo inizio d'anno.
I giorni quando sei in Capitale non passano più, non hai la macchina perchè guidare qui è come guidare all'inferno: caldo, smog e via imprecisate vicino a luoghi imprecisati con persone e taxi improvvisati.
Le persone che ci ospitavano sono (giustamente) rientrati alle 5 del mattino mentre noi facevamo a gara a chi intasava per primo il water quindi abbiamo perso l'ennesimo giorno a fare nulla!
L'ottavo giorno, sempre con la nostra valigia in mano siamo andati ospiti da un'amica che ci ha promesso una partenza prestissimo per 4 giorni in riva al mare, peccato che mancasse la macchina per le successive 3 ore di viaggio.
O meglio, mancavano la macchina, i soldi per la caparra e tempo per la spiaggia. Dovevamo partire alle 12 e siamo riusciti a partire alle 16.30.
E poi ci sarebbero mille altre DIS-avventure come l'incidente con le mucche cadute in autostrada o l'auto noleggiata che si ferma mentre vai all'aeroporto, ma ammettiamolo, con tramonti del genere come ti rimangono in presso le cose brutte?
E' impossibile.
Riesci solo a pensare alla magia del momento, al sole sulla tua pelle e alla brezza che sposta le palme in riva al mare.
E poi c'era lui.
Lui che mi stringeva la notte come se avesse paura che potessi scappare da un momento all'altro, lui che si è giocato nottate per starmi accanto mentre stavo male, lui che si è emozionato il primo giorno dell'anno sentendo le mie parole.
Lui.
Lui di cui mi sono innamorata.
Di cose ne sono capitate, tante, anche se forse l'unica certezza che avevamo eravamo proprio noi.
Partendo dal giorno 1, il volo per Santo Domingo era in ritardo di 3 ore, anche se inizialmente il ritardo era IMPRECISATO!
Partire così non è stato il meglio, ma se consideriamo quello che ci è successo dopo questo è stato poco!
Perdere il primo tuo giorno di vacanza in giro a fare commissioni è lunga anche perchè tu vorresti solo vedere il mare e considerando che dalla Capitale a Las Terrenas ci vogliono 2 ore e mezza, avremmo preferito partire alle 6 del mattino invece delle 3 del pomeriggio considerato inoltre il fatto che qui è inverno e il sole tramonta alle 6 e 30 circa!
Ok, il giorno 2 l'abbiamo perso, quindi facciamoci la doccia.. Peccato però scoprire di non avere acqua calda. Bel problema considerando l'umidità del 99%.
Ma eravamo noi e tutto il resto non era importante.
La fine dell'anno arriva tra una spiaggia e l'altra, tra una cena in riva al mare e una coccola sul bagno asciuga, decidiamo di tornare in capitale, ma simpaticamente io mi ammalo e la mia testardaggine mi porta a passare un bel capodanno sul water e con una influenza da cavallo.
Ottimo inizio d'anno.
I giorni quando sei in Capitale non passano più, non hai la macchina perchè guidare qui è come guidare all'inferno: caldo, smog e via imprecisate vicino a luoghi imprecisati con persone e taxi improvvisati.
Le persone che ci ospitavano sono (giustamente) rientrati alle 5 del mattino mentre noi facevamo a gara a chi intasava per primo il water quindi abbiamo perso l'ennesimo giorno a fare nulla!
L'ottavo giorno, sempre con la nostra valigia in mano siamo andati ospiti da un'amica che ci ha promesso una partenza prestissimo per 4 giorni in riva al mare, peccato che mancasse la macchina per le successive 3 ore di viaggio.
O meglio, mancavano la macchina, i soldi per la caparra e tempo per la spiaggia. Dovevamo partire alle 12 e siamo riusciti a partire alle 16.30.
E poi ci sarebbero mille altre DIS-avventure come l'incidente con le mucche cadute in autostrada o l'auto noleggiata che si ferma mentre vai all'aeroporto, ma ammettiamolo, con tramonti del genere come ti rimangono in presso le cose brutte?
E' impossibile.
Riesci solo a pensare alla magia del momento, al sole sulla tua pelle e alla brezza che sposta le palme in riva al mare.
E poi c'era lui.
Lui che mi stringeva la notte come se avesse paura che potessi scappare da un momento all'altro, lui che si è giocato nottate per starmi accanto mentre stavo male, lui che si è emozionato il primo giorno dell'anno sentendo le mie parole.
Lui.
Lui di cui mi sono innamorata.
mercoledì 1 gennaio 2014
2014
Santo Domingo. 10:03
Caro 2014,
Io ti comincio con una lettera.
Una lettera a chi stanotte ha cercato di farmi star bene in tutti i modi, anche stando male lui, una lettera a chi ha dormito stretto su una poltrona per accertarsi che io, malata, potessi stare comoda e avere il meglio per guarire il prima possibile.
Il mio inizio d'anno è arrivato il 22 agosto, un po' in anticipo rispetto ai tempi tradizionali, quando quella sera,con quel brivido lungo la schiena e il cuore che saltava un battito mi hai guardato è mi hai baciato.
Quello è stato l'inizio.
L'inizio di qualcosa che aspettavo da tempo, l'inizio di qualcosa che credevo fosse perduto e che tu, mio dolce Spadino, sei riuscito con tanta grazia e con tanta pazienza a riportare in superficie.
Ora sei li beato su quel divano, a recuperare le ore di sonno perse a causa mia, del mio raffreddore che mi ha preso in questi giorni di vacanza (grazie a tutti per gli accidenti comunque.) e io me ne sto a distanza, a guardarti e a ringraziare il mondo per questo dono stupendo che mi è stato fatto.
Non riesco ancora a credere a tutto questo.
Non riesco ancora a credere che tu sia qui, per me, ad aspettare me, ogni giorno, ogni notte, ogni volta che ti guardo!
Quattro mesi di Noi.
Buon inizio d'anno Spadino, ad un anno ancora meglio di quello appena finito!
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