Ora inizia il difficile.
Non si tratta tanto di lasciar andare qualcuno, ma di avere il coraggio di far entrare di nuovo una persona da quella porta, avere il coraggio di ricominciare perchè ormai il grosso è fatto..
La porta è chiusa e ogni giorno fai i conti con te stessa, chiedendoti come farai, come starai, se stai facendo la cosa giusta, se sarai in grado di portare avanti tutto questo.
E per la prima volta dopo un mese piango.
Piango perché realizzo che io lo volevo veramente.
Volevo veramente che tutto fosse reale, quotidiano, mio.
Invece cado in piedi, su un pavimento morbido, tra le braccia confortanti della novità.
La domanda è quanto io sia realmente pronta. Ovviamente non lo sono, ho continuamente apparizioni, voci, foto, canzoni che sto cercando di sbattere nell'angolo più remoto del mio cervello, insieme a tutte le speranze e alle gioie provate. Ma è una strada in salita e la fatica è tanta, mi chiedo quando finalmente potrò avere un po di pace e di tranquillità.
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