lunedì 4 marzo 2013

L'abito di piume

"..e che dentro quella pentola enorme non ci fosse spazio anche per me. Per quanto bene andasse la nostra relazione, nella sua vita io non ero altro che un fantasma che compariva di quando in quando."

L'abito di piume
Banana Yoshimoto



Esco dal piumone e mi trascino fino alla doccia.
Un'altra notte strana, silenziosa, pesante, e soprattutto in bianco, un pò a causa del raffreddore che mi sta uccidendo e un pò a causa dei pensieri che circolano.
Mi infilo sotto la doccia e inizio a non pensare.
L'acqua ti scorre addosso e ha come un effetto calmante.
Ripenso alla strana nottata di sabato sera, piena di ritorni e di arrivi inaspettati.
La mia mente continua a correre li...
Una parte di me spera, prega che tutto si possa risolvere..
L'altra cerca di convincersi a voltare pagina il prima possibile, non per dimenticare, ma per evitare il dolore.
E' come un cane che si morde la coda: vuoi voltare pagina ma appena smetti di pensarci la prima cosa che ti vola in mente sono le sue smorfie, ti convinci che non puoi stare così ma ti viene in mente quanto battesse forte il tuo cuore quando ti sfiorava.
Sto cercando di razionalizzare tutto, sto cercando di capire e forse proprio in questo sbaglio.
Non devo capire, devo solo fare i bagagli.
..La ragazza da cui non si torna..




Un mese. Un mese dall'ultima volta che gli sono stata accanto, mi sembra ieri. Un mese fa il ritorno da Roma e tutto quel dolore. Si sto meglio per l'amore del cielo, ma starei meglio se avessi lui.
1 su 2 non basta.

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