Inizio a trovare un po di serenità, ma ho paura che sia solo temporanea e causata da questo splendido sole e dal weekend lontano da casa che ho passato.
Ho ricominciato a sognare.
Sarà stata la presenza della mia Kikka o il rumore del mare, ma stanotte ho sognato.
Non accadeva da mesi.
In compenso i pensieri si sono accumulati.
Ma anche le delucidazioni.
Sto imparando di nuovo a vivere la settimana, si, non sono così brava da vivere la giornata, ma almeno non vado oltre i 7 giorni!
In questo periodo ho poco tempo per fare tutto, le cose si accumulano le une sulle altre e la pianificazione del lavoro estivo mi porta via parecchi tempo. Ma inizio di nuovo a godere della compagnia migliore, quella con me stessa, quella favolosa persona che sono diventata. L'unico problema è che di questa cosa me ne accorgo solo io. Sorrido di nuovo e i pensieri sono diminuiti, o meglio, hanno smesso di urlare nella mia testa, in questo modo la mia voce risuona maggiormente.
Kikka mi ha fatto riflettere su una cosa. Mi ha chiesto se ho idealizzato il Nano da Giardino.
Ci penso da parecchi giorni, ma la risposta è no.
E' stato un uomo, un vero uomo per me, le decisioni che ha preso e come le ha prese sono giuste, ma ciò non toglie che io non le condivida. Il modo di affrontare le cose, le discussioni, gli sguardi.
Sono cose reali che io però ho sempre il terrore di perdere.
Ammettiamolo, un bambino dopo che si è divertito per qualche tempo con il giocattolo nuovo lo lascia li e se ne dimentica, questa è la mia più grande paura, lo è sempre stata, fin da quando Daniel è morto.
La paura di non aver lasciato il segno nella vita delle persone.
La paura di essere dimenticata.
La paura di non essere all'altezza e che con il passare del tempo io possa finire nel "dimenticatoio".
Questo mi porta a dare sempre troppo alle persone.
Fregata da me stessa.
Sto imparando di nuovo a vivere la settimana, si, non sono così brava da vivere la giornata, ma almeno non vado oltre i 7 giorni!
In questo periodo ho poco tempo per fare tutto, le cose si accumulano le une sulle altre e la pianificazione del lavoro estivo mi porta via parecchi tempo. Ma inizio di nuovo a godere della compagnia migliore, quella con me stessa, quella favolosa persona che sono diventata. L'unico problema è che di questa cosa me ne accorgo solo io. Sorrido di nuovo e i pensieri sono diminuiti, o meglio, hanno smesso di urlare nella mia testa, in questo modo la mia voce risuona maggiormente.
Kikka mi ha fatto riflettere su una cosa. Mi ha chiesto se ho idealizzato il Nano da Giardino.
Ci penso da parecchi giorni, ma la risposta è no.
E' stato un uomo, un vero uomo per me, le decisioni che ha preso e come le ha prese sono giuste, ma ciò non toglie che io non le condivida. Il modo di affrontare le cose, le discussioni, gli sguardi.
Sono cose reali che io però ho sempre il terrore di perdere.
Ammettiamolo, un bambino dopo che si è divertito per qualche tempo con il giocattolo nuovo lo lascia li e se ne dimentica, questa è la mia più grande paura, lo è sempre stata, fin da quando Daniel è morto.
La paura di non aver lasciato il segno nella vita delle persone.
La paura di essere dimenticata.
La paura di non essere all'altezza e che con il passare del tempo io possa finire nel "dimenticatoio".
Questo mi porta a dare sempre troppo alle persone.
Fregata da me stessa.
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