giovedì 31 maggio 2012

Una certezza


Finestrini abbassati, musica al massimo..


Noemi.. Sono solo parole..
..Sperare che domani arrivi in fretta
E che svanisca ogni pensiero..
Lasciare che lo scorrere del tempo renda tutto un po più chiaro...
Perchè la nostra vita in fondo
Non è nient altro che
Un attimo eterno un attimo
Tra me e te
Sono solo parole
Le nostre
Sono solo parole
E ora penso che il tempo che ho passato con te
Ha cambiato per sempre ogni parte di me
Tu sei stanco di tutto
Io non so cosa dire
Non troviamo un motivo neanche per litigare
Siamo troppo distanti distanti tra noi
Ma le sento un po mie le paure che hai
Vorrei stringerti forte e dirti che non è niente..

Ogni volta che ascolto questa canzone mi tornano in mente tanti ricordi, momenti belli ma anche tanti momenti brutti, attimi che mi hanno fatto capire l'importanza della persone ma sopratutto la mia importanza. E' vero che una persona può darti tanto ma la cosa più bella è quando tu dai a te stessa, quando impari a farlo e non è sempre facile o scontato. Tante sono le persone che credono di stare bene con loro stessi, ma il rapporto con il nostro io, con la nostra anima, è quello più difficile da creare, da curare e da mantenere.
Spesso la cosa che ci riesce più semplice è dare la nostra esistenza in mano alle persone che noi riteniamo care, ma anche loro, a loro volta, hanno una vita da gestire e caricare la vita altrui con i nostri problemi è forse un po da egoisti.
Quindi ritorno alla solita vecchia e cara domanda: ma il destino? Cosa ci fa capitare nella vita di una persona? cosa fa si che ce ne andiamo o che queste persone si allontanino da noi? e poi mi chiedo se è veramente possibile che una volta allontanati ci si possa riavvicinare..
Alcune volte è bello credere che le persone entrino nella tua vita per un motivo, ed è bello riuscire a credere che forse non se ne andranno mai, anche se alcune volte ne vorresti avere la certezza.





martedì 22 maggio 2012

Azzurra

Ero in prima elementare, la maestra ci chiese di disegnare e di scrivere brevemente cosa volevamo diventare da grandi. Ricordo di non aver avuto dubbi, mi sono guardata attorno e ho notato che tutte le mie compagne disegnavano scarpette da danza classica e tutù... Io no. Io avevo una sorella più grande di 10 anni e disegnavo palloni da pallavolo e maglie azzurre. Lo so. Stupido come sogno, ma sapevo che li volevo dare tutto. Così ho iniziato a sgobbare, le potenzialità erano tante, ma speravo sempre che un talent scout mi scoprisse ad una partita e magari sarei potuta diventare qualcuno di importante. Ho sempre desiderato guadagnarmi da vivere con lo sport, facendo ciò che amavo, ciò che evitava pensieri, ciò che mi spronava a dare sempre si più. Volevo che i miei genitori fossero orgogliosi di me, volevo sentire il peso della nazione sulle spalle, la responsabilità di una colore così bello addosso.
Ora vivo questo sogno attraverso le mani di qualcun altro.
Attraverso le mani di chi la maglia azzurra già la veste, attraverso le mani delle ragazze che alleno, attraverso ciò che io posso insegnare agli altri.
Non importa che maglia indossi, sei sempre responsabile di qualcun altro e come tale devi avere cuore e credere in quello che fai.


Vuoto

Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile.
Ci sono giorni in cui la tua maschera è parte integrante di te. Hai bisogno di questa maschera, per dimostrare a tutti che ogni cosa è al suo posto, che non c'è nulla di sbagliato o che tu stai bene. Ma non è così.
E' necessario che tutti sappiano che stai bene, ma la verità è che ci sono giorni in cui crolli. Ci sono giorni in cui vorresti urlare al mondo quanto ti manca quella parte di te che ora non c'è, e che probabilmente non tornerà più.
Ti manca il suo sapore, il suo odore, la sua voce. Hai fatto tesoro di ogni istante passato con lui, hai respirato ogni attimo come se fosse l'ultimo, ma non è nulla tutto questo paragonato ad una vita.



Su quel filo ondeggiante, un abbraccio donava l'equilibrio, il segno che amore è restare anche quando la vita ti urla di correre.

domenica 20 maggio 2012

Cuore

Ciò che ti circonda è la tua vita: la tua famiglia, i tuoi amici, il tuo lavoro.
Sei tu ad aver costruito tutto e per questo devi esserne orgoglioso, ma alcune volte le cose non vanno come vorresti. Ciò che con tanto amore e tanta passione hai costruito lentamente si sgretola, è come una pianta. Se non la innaffi regolarmente questa pian pianino appassisce e poi muore. Riuscire a mantenere in vita qualcosa creato da te, un rapporto, una relazione non è mai semplice.
Aver a che fare con delle donne non è mai semplice, nemmeno se si tratta di adolescenti, anzi, forse in quel caso è ancora più complicato perchè devi trovare il coraggio e il modo corretto per smuovere i loro animi e farli credere in qualcosa. La mi squadra non ha cuore. Le ragazze d'oggi sono crudeli.
Così riporto tutto a me stessa, cerco di capire perchè le cose da questa parte vanno male e come potrei fare per farle andare meglio.
Non è semplice.
Non le è mai.
Nessuno ti regala niente a questo mondo, devi guadagnartelo, devi stringere i denti e lottare con anima e corpo per far si che i sogni diventino grandi, per far si che TU possa diventare grande, devi essere ambiziosa e guardare in alto mantenendo un una forte dose di umiltà.
Tutto questo vale anche per chi sta fuori dal campo. Bisogna avere cuore nella vita, bisogna credere nelle proprie potenzialità ed essere convinti che non si è mai realizzati, non si è mai arrivati, perchè nell'attimo in cui lo pensi è il momento in cui ti accorgi che sbagli. E tutti sbagliamo. Ognuno fa sbagli diversi: grandi, piccoli, importanti, stupidi. Non importa, dobbiamo ricordarci sempre che tutti sbagliano e che i nostri problemi non sono problemi degli altri.
Io ho sempre creduto di averci messo cuore in questo lavoro, forse oggi ho capito che non ne ho mai messo abbastanza.

lunedì 14 maggio 2012

Sensazioni

C'è questa canzone che mi ronza per il cervello, mi è entrata nelle orecchie e ora la canto a squarcia gola ogni secondo..

".. 'cause I remember every sunset, I remember every words you said, we were never say goodbay.."

Stamattina, il caldo del piumone invernale ancora nel letto, le vetri aperti, l'aria fresca del mattino accompagnata da un buon profumo di rugiada calda che entra dalle fessure dei finestre e questa canzone che danza nella stanza. I pensieri ronzano nella testa e ti impediscono di alzarti dal letto. Ti rendono immobile.
Mi chiedo se l'essere umano di oggi è capace di vivere una persona. Mi chiedo se le persone incontrate sul mio cammino hanno avuto coraggio per vivere ogni situazione o sono scappate con la coda tra le gambe, come del resto sembra essere normale nell'ultimo periodo. E' strano come io, che nella situazione in cui mi trovo, dovrei essere la prima a scappare, a cercare di conservarmi, invece tendo a rimanere, a puntare i piedi, a cercare di far capire alle persone quanto valgo e perchè. Perchè non credo sia giusto giudicare una persona da chi frequenta o ha frequentato, o da ciò che riversa sulle pagine di un social network o su un bolg. Chi siamo noi per sparare sentenze su persone che non abbiamo mai incontrato?! Non sappiamo nemmeno se scrivono con la destra o con la sinistra! Forse è paura. Paura che qualcosa ci sia negato. Paura del giudizio stesso di queste persone. Paura di non essere all'altezza. Non lo so. Credo solo che non sia giusto, per nessuno.

Sto imparando, sto crescendo, sto cercando di prendere sempre il meglio da ogni situazione. Sto migliorando nei miei rapporti con le persone, sto cercando di essere più razionale e meno ingenua. Senza fretta.

Ho imparato che le persone dimenticano ciò che dici, ciò che fai, ma non dimenticano come li fai sentire.


domenica 6 maggio 2012

Malinconia

Tornando dallo stadio, in auto, una canzone malinconica, il cielo coperto da nuvole che presagiscono un temporale e la luce della luna che illuminava un paio di stelle. Quelle parole che rimbombano nella testa: "ci salutiamo perchè credo che non ci vedremo più qui, spero di essere in un altra squadra la prossima stagione, e non solo io..."
Come un ape ronzano dalla testa al cuore e mi fanno realizzare che il tempo a mia disposizione è finito. Sembra ieri che volavo su nuvole rosa in preda alla felicità di una ragazzina 15enne, invece ora mi trovo faccia a faccia con il primo vero Addio della mia vita. Uno di quegli Addii che non vorresti mai dare, quelli che ti lacerano l'anima perchè sai che il solito "ci vediamo" non sarà più possibile.
No.
Non voglio dire Addio.
Non a Te.
Non alla persona che ha avuto il coraggio di vivermi.
Non alla persona che ha creato in me un equilibrio.
Non ce la faccio.
Non sono pronta.
Cosi me ne sto qui, per l'ennesima volta davanti a questa tastiera a mettere nero su bianco i miei pensieri, a sperare che le cose cambino, a volere con tutte le mie forze che tu ti accorga di quanto hai cambiato la mia vita, solo con il semplice fatto di esserci entrato. Non posso lasciare andare tutto questo, non posso lasciarmelo scivolare dalle mani come sabbia.


mercoledì 2 maggio 2012

Felicità -parte2-

La felicità è la cosa più semplice al mondo.
E' vedere il sorriso sul volto di una persona cara dopo una brutta giornata, è dimenticare i tuoi problemi per far si che i suoi passino, è la gioia di un caldo abbraccio in una serata uggiosa e umida, è sentirsi Piccola come un tempo, sono ore di chiacchiere e risate..
La felicità è meno seghe mentali e più vita.
La felicità è sapere di poter contare su una persona. Su di lui.
La felicità è la sincerità negli occhi che ti fissano e cercano di rimanere nell'angolo opposto del divano.
La felicità è non avere nulla tra le mani e gioirne.

Un sentimento profondo può nascere prima dalla testa e poi dal cuore?
Fino a che punto siamo disposti ad arrivare per vedere un sorriso illuminare una stanza?
E' vero che una relazione c'è sempre una persona che ama più dell'altra?
Sono domande che una paranoica dell'Amore come me si fa, ma sto imparando che è necessario smettere per amare meglio una persona, e per amare intendo semplicemente conoscere una persona e apprezzarla per quello che è lei.
Alzarsi felice solo perchè sei stata capace di regalare un sorriso è semplicemente unico.