La verità è che non dovevo lavorare, ma semplicemente non avevo la forza di dirti arrivederci di nuovo. Così ho mentito.
Non avevo la forza di stringerti e di svuotarmi ancora. So già come sarà senza di te.
Sai, piccola Winx, tu sarai sempre parte di me, parte delle mie giornate, parte del mio essere ma vivere in questo modo è dura e tante volte l'unico modo che mi rimane per evitare di soffrire è far finta che tutto questo non sia reale. Far finta che tu non sia dall'altra parte del mondo ed evitare di sentirsi sola anche se so che non è così.
Forse è anche questo il motivo per cui ho chiesto il trasferimento. Non sarebbe male cambiare aria per un po, smettere di pensare al passato che non è più parte di me e guardare oltre. Guardare lontano da qui.
Guardare a Roma.
Vorrei ricevere quel fottuto si, partire per quella città che mi ha fatto sognare ma che ha pure dato un taglio a tutto quello che mi sorreggeva in quel momento. Credo di non aver mai sofferto come quella volta, quando credevo che non avrei più avuto nulla, e quanto è stato difficoltoso mostrare quella maschera da "Va tutto bene" alle persone che mi circondavano.
Invece tu, con il tuo carattere sai esattamente come evitare tutto questo. Semplicemente fai in modo di non dare nulla alle persone che provano ad avvicinarsi a te, così facendo è tutto meno complicato e il dolore non si soffre più.
Mi mancherai.
Mi manchi.
Ps: auguri ad una delle persone più importanti della mia vita. Auguri per i tuoi 31 anni ciccino!
lunedì 29 luglio 2013
martedì 23 luglio 2013
Io ti voglio -Irene Cao-
E li come sempre, davanti a tutti, mi appare la verità.
Il cuore sovrasta il cervello.
Come nelle migliori delle favole.
Se non fosse che io sono sola e il mio principe azzurro manco mi ha cagato.
Si ok, la verità è sempre quella: devo smettere di farmi delle seghe mentali. Ma sono una donna, e come tale ce l'ho nel Dna. E' come chiedere a un giocatore d'azzardo di non scommettere, come puoi?!
Ieri sera ho bevuto letteralmente l'ultimo libro della trilogia di Irene Cao.
La storia di una ragazza divisa tra il suo cuore e il suo cervello.
Ci sono fin troppo dentro. Tutto è troppo uguale. Le spalle larghe, quel tatuaggio, la barba, il modo in cui gli sguardi si intrecciano e il mondo sparisce.
Le cose non vanno mai come credi, e soprattutto per quanto tu possa o voglia che una persona si fidi di te non sempre accade.
Io sono una gran testona e quando decido una cosa riesco sempre in un qualche modo a raggiungerla. Quando gli ho detto che ci sarei stata, che sarei stata li in qualunque momento lui ne avesse bisogno, io c'ero. Ma non mi ha creduto.
Arriva un momento nella vita delle persone, in cui devi lasciare andare, devi decidere cosa è meglio per te, le persone da tenerti accanto e quelle da lasciare libere. Quello che più mi da fastidio invece sono le cose lasciate a metà. Quelle che non sono né carne né pesce, quelle irrisolte o quelle incompiute. Quelle sono le cose che odio, del tipo mi manchi ma non possiamo stare insieme perchè sono contraddizioni, sono 2 facce di 2 medaglie diverse, 2 facce che non possono convivere.
Oggi sono rinchiusa qui, isolata dal mondo causa TimCup, in balia di auto che arrivano e sfrecciano davanti alla finestra dell'ufficio. Impossibile uscire a causa del caldo che ti travolge e ti stravolge.
Ieri sono andata a correre, ho abbattuto il muro dei 3 km, la pancetta comincia a diminuire, le spalle iniziano a non fare più male e le gambe non soffrono più come i primi tempi.
La mente si svuota e non è più debole come prima, riesce a collegarsi bene alle gambe e le gambe rispondono alla domanda.
Ora devo solo collegare il cuore.
Questa è la parte difficile.
Il cuore sovrasta il cervello.
Come nelle migliori delle favole.
Se non fosse che io sono sola e il mio principe azzurro manco mi ha cagato.
Si ok, la verità è sempre quella: devo smettere di farmi delle seghe mentali. Ma sono una donna, e come tale ce l'ho nel Dna. E' come chiedere a un giocatore d'azzardo di non scommettere, come puoi?!
Ieri sera ho bevuto letteralmente l'ultimo libro della trilogia di Irene Cao.
La storia di una ragazza divisa tra il suo cuore e il suo cervello.
Ci sono fin troppo dentro. Tutto è troppo uguale. Le spalle larghe, quel tatuaggio, la barba, il modo in cui gli sguardi si intrecciano e il mondo sparisce.
Le cose non vanno mai come credi, e soprattutto per quanto tu possa o voglia che una persona si fidi di te non sempre accade.
Io sono una gran testona e quando decido una cosa riesco sempre in un qualche modo a raggiungerla. Quando gli ho detto che ci sarei stata, che sarei stata li in qualunque momento lui ne avesse bisogno, io c'ero. Ma non mi ha creduto.
Arriva un momento nella vita delle persone, in cui devi lasciare andare, devi decidere cosa è meglio per te, le persone da tenerti accanto e quelle da lasciare libere. Quello che più mi da fastidio invece sono le cose lasciate a metà. Quelle che non sono né carne né pesce, quelle irrisolte o quelle incompiute. Quelle sono le cose che odio, del tipo mi manchi ma non possiamo stare insieme perchè sono contraddizioni, sono 2 facce di 2 medaglie diverse, 2 facce che non possono convivere.
Oggi sono rinchiusa qui, isolata dal mondo causa TimCup, in balia di auto che arrivano e sfrecciano davanti alla finestra dell'ufficio. Impossibile uscire a causa del caldo che ti travolge e ti stravolge.
Ieri sono andata a correre, ho abbattuto il muro dei 3 km, la pancetta comincia a diminuire, le spalle iniziano a non fare più male e le gambe non soffrono più come i primi tempi.
La mente si svuota e non è più debole come prima, riesce a collegarsi bene alle gambe e le gambe rispondono alla domanda.
Ora devo solo collegare il cuore.
Questa è la parte difficile.
martedì 16 luglio 2013
Bagno Mojito (..e abbiamo detto tutto!)
Questo bel weekend è finito, purtroppo.
Le mie fatine sono sempre favolose. Credo che il motivo per il quale mi trovo così bene con loro è che in fin dei conti siamo tutte diverse e allo stesso tempo complementari.
Quante cose sono successe.
Quante persone incontrate.
Sabato sera ho esagerato, quelle 3 bottiglie di sex on the beach e i 2 litri di vino sono stati abbastanza per il mio fegato che non ricordava una sbronza così da almeno un anno.
Poi il sole, il mare e quel nuovo libro. Divorato. Se a qualcuno interessa si chiama "Io ti guardo", il primo di una trilogia, storia di passione e di amore che rompe ogni schema.
Così la mia mente corre indietro. Lo fa oggi perchè nei giorni precedenti era troppo annebbiata per farlo.
Mi manca.
Si cazzo, quel dannatissimo Nano Da Giardino mi manca.
Mi manca l'amico che mi chiedeva come va, il confidente che sapeva ogni dettaglio dei miei pensieri, mi mancano quegli abbracci che sciolgono il mondo, capaci di farmi dimenticare ogni problema. Mi mancano quei baci con il sapore di menta, quella passione che non ho mai visto prima negli occhi di un uomo, quell'espressione serena quando era stretto tra le mie braccia.
So che in realtà mi manca quello che rappresentava per me, non lo conoscevo realmente, non so come sia vivere con lui alla luce del sole perchè in un qualche modo ho sempre vissuto sotto un velo nero, non ho mai avuto la possibilità di guardarlo nel suo mondo.
Questo non vuol dire che non rifarei da capo tutto o che se le cose dovessero cambiare io non sarei pronta ad imbarcarmi in qualcosa con lui.
Ma nonostante sia comparsa una strana figura maschile nella mia vita ora, voglio stare attenta. Non voglio illudermi solo perchè mi sento sola o perchè mi manca lui. Sono spaventata, tanto, anzi a dire il vero sono terrorizzata e a volte mi convinco che dovrei smettere, ci si fa meno male a conoscere persone e a cercare un rapporto di coppia.
Ma allo stesso tempo ho voglia di conoscerlo, di sapere, di vedere se funziona. Non voglio sbagliare e imbarcarmi troppo in fretta in qualcosa solo perchè tra poco rimarrò di nuovo sola. Già, 2 settimane e la mia dolcezza se ne ritorna in Australia. Non voglio, non sono pronta, non ce la faccio. L'estate è ancora lunga e ho più di un mese prima di ributtarmi a capofitto nel lavoro e non so cosa farò in questo mese. Forse continuerò a vedere Fabio o forse no, forse svanirà tutto esattamente come è iniziato anni fa. Si perchè lui è il mio fidanzatino dell'asilo, e da allora di strada ne ha fatta! E' sempre rimasto quel magnetico ragazzo con quel sorriso da togliere il fiato, solo che ora ha la barba e 2 belle spalle larghe rubate al lavoro che fa.
Non so, in questo momento ho un grosso punto interrogativo in fronte.
I miei ricci ricompaiono alla radice e il progetto "Corri per dimenticare" sta prendendo vita. 3 volte a settimana minimo corro. Musica a bomba nelle orecchie e lascio che i miei muscoli diventino dolenti. Cerco di superarmi ogni volta, di migliorarmi, di cercare una risposta nel mio corpo, e la sto trovando.
Obbiettivo: 3 km senza camminare.
sabato 13 luglio 2013
RebeWinx!!
Oggi è il tuo giorno piccola Winx, oggi compi 30 anni!
30 dei tuoi stupendi anni, e noi lo sai cosa facciamo??
Ti rapiamo!!
Ti portiamo dove i pensieri svaniscono, dove i problemi diventano finti, dove i 30 si trasformano in 22.
Ti portiamo al mare!
Ti portiamo a ballare!
Ti portiamo via con noi!
E lo facciamo perchè per le amiche non esistono limiti, non esistono confini, non esistono barriere.
Per le amiche si fa questo ed altro.
E tu piccola winx, sei un' Amica. Con la A grande!!
30 dei tuoi stupendi anni, e noi lo sai cosa facciamo??
Ti rapiamo!!
Ti portiamo dove i pensieri svaniscono, dove i problemi diventano finti, dove i 30 si trasformano in 22.
Ti portiamo al mare!
Ti portiamo a ballare!
Ti portiamo via con noi!
E lo facciamo perchè per le amiche non esistono limiti, non esistono confini, non esistono barriere.
Per le amiche si fa questo ed altro.
E tu piccola winx, sei un' Amica. Con la A grande!!
domenica 7 luglio 2013
Tutti i miei ricci
Palestra.
Lezione di aquagym.
Le tue clienti che come ogni volta si esaltano.
Doccia.
E li dal nulla tornano fuori.
I miei capelli ricci..
Quell'ammasso di ricci che cresce senza una fine sulla mia testa, quel groviglio di capelli che definisce e in realtà ha sempre definito me. Si torna un po alle origini. Si smettono i capelli corti e lisci. Davvero credevate fossero miei?! Era una parrucca!!!! O forse una maschera?! Era qualcosa che però non ero io.
Ritorno ad avere la mia massa di nodi, difficili da gestire, ma che si identificano perfettamente con me e con la mia personalità.
Ho scoperto piacevolmente che io mi noto. Non sono una di quelle anonime che spariscono. Non voglio esserlo.
Voglio essere una di quelle che rimane, che lascia un segno, una traccia nella tua vita. Io entro nella vita delle persone per restare, non scappo mai, non sono mai scappata. Non lo farò mai. Nemmeno dalla tua di vita.
Odio le persone che scappano, che non hanno il coraggio di osare, perchè prima o poi si ritroveranno a che fare con i loro rimpianti, i rimpianti di una vita che non hanno il coraggio di vivere.
Così, si sono limitati ad esistere.
Chiariamoci, per vivere io non intendo strafare, ma semplicemente vivere ogni cosa fino in fondo, con ogni
parte di noi, con tutto il cuore e l'energia possibile.
Costruire un castello di sabbia è facile, ma non tutti sanno che ci vuole pazienza, costanza e tanto cuore per costruirlo resistente.
Questo si può girare a tutte le cose della nostra vita.
lunedì 1 luglio 2013
Ritenta, sarai più fortunato
NDG: "Dove sei?"
IO: "A casa."
NDG: "Mi apri allora?!"
Ecco. Cosi ritorna prepotentemente nella mia vita, senza invito, senza domanda, senza preavviso.
Lo fa e basta. E questo lo odio. Ma allo stesso tempo non posso rimanere indifferente ad un gesto del genere.
In questo momento sono turbata ma sulle mie gambe. So cosa voglio e lentamente ho capito che io voglio, mentre il Nano Da Giardino ancora non sa nemmeno dove si trova la sua testa in questo istante.
Ascolto i Red Hot Chilli Peppers e penso.
Sono appena uscita con il cane, ore 23.06. C'è una quiete strana in giro in questo momento, si sentono voci di qualcuno in lontananza e le macchine si fanno più rade nel passare.
Io mi ritrovo qui a scrivere di una storia che non è nemmeno stata una storia, ma una "frequentazione".
Io non chiamo frequentazione una persona a cui ho detto "Ti Amo".
Io la definisco storia.
Sono qui a mettere nero su bianco l'importanza di questa persona su pagine e pagine di blog, talmente importante che l'ho guardato negli occhi e gli ho chiesto di sposarmi.
Ma la realtà è che io non conosco questa persona. Non so nulla di lui ne della sua vita perchè a parte quello che mi ha raccontato, non ho avuto modo di entrarvici.
Ora mi chiedo se potrò mai più fidarmi di lui.
IO: "A casa."
NDG: "Mi apri allora?!"
Lo fa e basta. E questo lo odio. Ma allo stesso tempo non posso rimanere indifferente ad un gesto del genere.
In questo momento sono turbata ma sulle mie gambe. So cosa voglio e lentamente ho capito che io voglio, mentre il Nano Da Giardino ancora non sa nemmeno dove si trova la sua testa in questo istante.
Ascolto i Red Hot Chilli Peppers e penso.
Sono appena uscita con il cane, ore 23.06. C'è una quiete strana in giro in questo momento, si sentono voci di qualcuno in lontananza e le macchine si fanno più rade nel passare.
Io mi ritrovo qui a scrivere di una storia che non è nemmeno stata una storia, ma una "frequentazione".
Io non chiamo frequentazione una persona a cui ho detto "Ti Amo".
Io la definisco storia.
Sono qui a mettere nero su bianco l'importanza di questa persona su pagine e pagine di blog, talmente importante che l'ho guardato negli occhi e gli ho chiesto di sposarmi.
Ma la realtà è che io non conosco questa persona. Non so nulla di lui ne della sua vita perchè a parte quello che mi ha raccontato, non ho avuto modo di entrarvici.
Ora mi chiedo se potrò mai più fidarmi di lui.
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