mercoledì 16 gennaio 2013

Parole.

Milano, 16 gennaio 2013.

Sono qui di fronte a questo bel Mac gentilmente prestato dal mio friend Giovanni e inizio a scrivere questa strana settimana.
Sono qui per un corso, non si può ancora dire che tipo di corso sia, fatto sta che sto tramando qualcosa... ihihihihihihih (risatina isterica..!!)
Gio è ancora al lavoro e quindi io, ogni volta che finisco il mio corso mi faccio mezzoretta di auto (causa traffico, perchè altrimenti sarebbero 10 minuti.) e me ne torno all'appartamento. Qui riorganizzo i miei pensieri e rifletto. Oggi ho acceso la radio per evitare i miei pensieri, per evitare di destabilizzare quel sottile equilibrio che ho ora e che non voglio perdere perchè vorrebbe dire dolore di nuovo, e come mi insegnano al corso in questi giorni, LE PERSONE SI ALLONTANANO DAL DOLORE E SI AVVICINANO AL BENESSERE.
Bene, io ogni volta devo allontanarmi dal dolore, il mio dolore, quello che invade il mio cervello ogni volta che sento quelle 2 parole: DOBBIAMO PARLARE.
Ma non possiamo farlo e basta?
Cioè le persone parlano continuamente, perchè devi stare a rimarcarlo?
Perché vuol dire che è importante, che presagisce qualcosa di brutto, e io personalmente ogni volta che sento queste 2 parole mi preparo al peggio, al peggio delle persone.

Non si conosce mai una persona fino in fondo.

Non conoscerai mai nemmeno te stesso fino in fondo quindi non puoi mai dire ciò che accadrà.

Quindi navighi a vista ma in realtà dovresti avere tutto sotto controllo e navigare con il vento in poppa.



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