giovedì 24 gennaio 2013

Io rimango.

Dicono che la notte porti consiglio, che se pensi una cosa alle 3 di notte e ti interroghi sulla stessa cosa la mattina seguente avrai 2 risposte differenti.
Forse i Peanuts sono i più saggi consiglieri che abbia mai avuto.
Ieri mi sono addormentata con una valanga di pensieri che rimanevano intrappolati dentro di me a causa del mio naso tappato. Non uscivano nemmeno le lacrime. Non posso permettermi di affondare ora. Non voglio. Non in questo momento così critico della mia vita. Non ora che la terra sotto i piedi sta cambiando forma.
Cosi stamattina mi alzo e la risposta a tutti i miei pensieri è li, seduta davanti a me e mi fissa con lo stesso sguardo che aveva l'arbitro ieri alla partita di pallavolo. Le sopracciglia leggermente arcuate e quegli occhi che vogliono dire solo una cosa: "Ci credi?"
E li la risposta a tutti i miei dubbi arriva come un lampo.
SI.
Ci credo e ci ho creduto fin da subito.
Cosi con questa risposta mi appare davanti agli occhi tutto quello che esattamente devo fare ora.
Respirare e fare un passo indietro.
Fare un passo indietro e respirare.
Non sto scappando.
Al contrario.
Sto rimanendo.
Sto dando spazio.
Sto scegliendo come affrontare la situazione per poter stare bene io e far star bene chi mi sta accanto.
E per arrivare a questo percorso ho dovuto razionalizzare ogni aspetto, ho dovuto capire quanto dare e a chi dare sopratutto, ma ancora più importante è in quale percentuale. Per poter continuare a creare momenti di serenità è necessario che l'ago della bilancia del Dare ora sia sbilanciato verso il IO, verso il Mio benessere, di poco chiaramente, ma il quantitativo necessario per permettermi di proteggermi.
Come dicevano al corso la settimana scorsa: "Un po più personal e un po meno trainer."

Così caro il mio tortello, fammi la stessa domanda tra un mese, e la risposta la troverai nelle mie mani.

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