Spadino è qui accanto a me e dorme. Anche lui ha passato un anno non proprio facile, ha lasciato un porto sicuro per il mare aperto, ha lasciato le preoccupazioni che lo affliggevano e ha cercato qualcosa che lo rendesse più libero.
Ha creato cambiamento.
E l'ha trovato.
Ma il cambiamento ha destabilizzato me.
Ha creato talmente tanto scompiglio che come un tornado mi ha investito e lui era nell'occhio del ciclone quindi non ha percepito nulla.
Questo scompiglio mi ha messo di fronte a quello che non facevo da tanto tempo. Mi ha permesso di ricominciare ad essere riflessiva, a pensare alle cose che succedono ed elaborarle.
Stasera ho avuto da discutere con una collega per un errore mio. Non è stato messo in dubbio l'errore ma la buona o presunta mala fede con cui è stato commesso.
A volte mi chiedo come sia possibile essere così superficiale, così sbadata e così distratta per non accorgersi delle cose che semplicemente sono li, scritte nero su bianco.
Devo trovare un metodo.
Devo creare organizzazione e metodologia nella mia vita, nella mia quotidianità.
Devo creare quel qualcosa che mi permetta di essere più efficace e meno deficiente.
Devo mettere in fila le cose.
Devo ricominciare a pensare e non ad agire d'impulso.
Troppi devo.
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